Il Papa apre una Porta Santa “speciale”

Carcere di Rebibbia

Durante il Giubileo verranno aperte le Porte Sante di tutte le Basiliche papali. Con una novità: Bergoglio, oggi, 26 dicembre ne aprirà simbolicamente una per tutte nel carcere di Rebibbia. Si tratta di una prima volta nella storia degli Anni Santi.

“La prima Porta Santa l’ho aperta in San Pietro , ho voluto che la seconda fosse qui in un carcere. Perché tutti qui, dentro e fuori, avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore e capire che la speranza non delude”. Poi rivolto a don Ambarus ha detto: “Don Ben venga con me”.

Il Papa è arrivato nell’Atrio della Basilica alla testa di un corteo di cardinali, vescovi, preti, al canto del Jubilate Deo e del Veni Creator Spiritus. Anche la recita del Deus Qui per Moysem, con la frase Aperite Mino portas iustitiae (apritemi la porta della giustizia) sembra bene adattarsi al mondo carcerario.

Con l’apertura della Porta Santa, non solo chi arriva a Roma vive in senso pieno l’indulgenza, legata all’Anno Santo, ma il passaggio sta anche a significare che il proprio cammino di conversione, tanto più valido per chi, a causa delle proprie colpe, è privo della liberà ed è arrivato all’incontro con Cristo grazie alla ‘Porta‘ che ci unisce al Padre.

Un messaggio potentissimo, soprattutto dopo un anno difficile come il 2024: l’anno nero per le carceri italiane. L’Italia ha il numero più alto di sempre di suicidi: ad oggi, 89 persone si sono tolte la vita, persone che avrebbero dovuto essere prese in custodia dallo Stato. Non solo i detenuti, ma anche gli agenti penitenziari si tolgono la vita. Il corpo di polizia penitenziaria ha il tasso di suicidi più alto tra le forze dell’ordine in Italia. Questo non può accadere in un Paese civile come il nostro” – scrive in una nota, a commento dell’apertura della Porta Santa nel carcere di Rebibbia, la Vicepresidente del Senato Senatrice Mariolina Castellone (M5s).

 “La decisione del Papa di aprire la porta Santa a Rebibbia impegna tutti noi ad affrontare il tema carceri. Che fare? Intervenire sulla carcerazione preventiva, pena in comunità per i tossicodipendenti, più giudici di sorveglianza e agenti della Penitenziaria. La pena è privazione della libertà, non della dignità“, ha scritto in un messaggio su X il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani (FI). 

Con l’apertura della Porta Santa, non solo chi arriva a Roma vive in senso pieno l’indulgenza, legata all’Anno Santo, ma il passaggio sta anche a significare che il proprio cammino di conversione, tanto più valido per chi, a causa delle proprie colpe, è privo della liberà ed è arrivato all’incontro con Cristo grazie alla ‘Porta‘ che ci unisce al Padre.

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