Un drone russo vola sul Lago Maggiore

Lago Maggiore

Un inquietante episodio di volo sospetto ha scosso la sicurezza nazionale italiana. Un drone, di probabile origine russa, ha effettuato numerosi passaggi sopra il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea a Ispra, sul Lago Maggiore, nel mese di marzo 2025. Questo centro, che si occupa di ricerca scientifica avanzata per l’Unione Europea, è un obiettivo sensibile per la sicurezza internazionale, il che ha sollevato preoccupazioni tra le Autorità italiane.

In seguito a questi eventi, la Procura di Milano ha aperto un’indagine per spionaggio, con l’aggravante di terrorismo, a causa delle potenziali implicazioni di destabilizzazione.

La legge italiana punisce severamente lo spionaggio politico e militare, con pene che possono arrivare fino all’ergastolo, in caso di gravi danni alla sicurezza nazionale. L’ipotesi di reato riguarda l’intento di raccogliere informazioni riservate che potrebbero compromettere la sicurezza e l’efficienza delle strutture strategiche italiane e internazionali.

Il drone, che ha sorvolato la zona almeno cinque volte, è stato individuato grazie a un sistema di rilevamento radar installato proprio dal centro di ricerca europeo. Le prime analisi suggeriscono che l’apparecchio possa essere stato equipaggiato con tecnologie avanzate, come telecamere ad alta risoluzione e strumenti per mappature tridimensionali, permettendo di raccogliere dettagli molto precisi, anche durante la notte.

Nonostante l’origine russa del drone sia stata ipotizzata, le autorità hanno chiesto cautela, poiché non esistono prove certe sulla provenienza del velivolo, e le indagini sono ancora in corso. Il drone, infatti, non sembra progettato per percorrere lunghe distanze, il che suggerisce che i suoi sorvoli siano stati controllati da una località non troppo distante dal centro di ricerca.

A preoccupare ulteriormente le Forze dell’ordine è la vicinanza di strutture cruciali, come gli stabilimenti di Leonardo, l’azienda italiana leader nel settore aerospaziale e della difesa, e una base NATO a pochi chilometri di distanza. Inoltre, l’area è sede di importanti laboratori, tra cui uno che si occupa di energia nucleare applicata. Le implicazioni di questo caso potrebbero estendersi ben oltre il semplice spionaggio, con possibili collegamenti a piani più ampi di destabilizzazione geopolitica.

Sebbene l’episodio abbia suscitato preoccupazione, al momento non sono stati trovati legami diretti con altre indagini in corso, come quella che ha coinvolto due imprenditori brianzoli accusati di aver collaborato con l’intelligence russa nel 2023. Tuttavia, le autorità italiane continuano a monitorare la situazione, convinte che il caso del drone possa essere solo una parte di un puzzle più grande che riguarda la sicurezza nazionale e le tecnologie sensibili del paese.

La politica italiana e europea ha reagito rapidamente, con diversi partiti che hanno sollecitato chiarimenti sul caso. Forza Italia e Italia Viva, tra gli altri, hanno chiesto trasparenza nelle indagini per comprendere appieno la portata del rischio e per tutelare le produzioni strategiche italiane. L’inquietudine cresce anche alla luce di eventi passati, come il naufragio del 2023, che ha coinvolto agenti dei servizi segreti, rafforzando l’idea di un’intensificazione delle attività di spionaggio straniero nella regione.