Sanità a rischio attacchi informatici

Cybersicurezza in sanità, convegno ACN e Regione Basilicata a Potenza: minaccia informatica cresce, ma la resilienza è possibile

A Potenza si è svolto un convegno sull’importanza della cybersicurezza nel settore sanitario, un tema che sta diventando sempre più urgente in un contesto globale di crescenti attacchi informatici.

Oltre 100 giovani delle scuole superiori hanno partecipato all’evento, con un messaggio chiaro: investire nel loro futuro e nelle discipline STEM per affrontare le sfide tecnologiche del domani.

La minaccia principale che incombe nel settore sanitario, nel nostro Paese come negli altri Paesi del mondo, è rappresentata dal ransomware” – ha evidenziato il Direttore Generale dell’ACN Bruno Frattasi nel corso del primo panel del convegno – È duplice il danno che può concretizzarsi quando si è vittima di tale minaccia. Il primo aspetto è riconducibile alla “superfice informatica e, quindi, un danno informatico con una perdita di integrità e confidenzialità di un dato sensibile, quale il dato sanitario”. Il secondo aspetto, un danno economico, che spesso si realizza quando le organizzazioni criminali, per ‘liberare’ il dato, chiedono un riscatto”.

Una buona difesa a tale tipo di attacchi cibernetici – ha spiegato Frattasi – dal punto di vista della resistenza e resilienza, è costituita dalla somma di diversi fattori, tra questi: l’adeguatezza dei sistemi informatici, il loro continuo aggiornamento, una politica di sicurezza comune, la centralità di approvvigionamento dei mezzi informatici, l’adozione di misure procedurali e organizzative. Più di tutti, il fattore umano, ovvero la “consapevolezza del rischio cyber”, la necessità di crescita delle competenze, la “cultura della sicurezza informatica”.

Alfredo Mantovano (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Responsabile della Sicurezza Nazionale) ha detto: “Gli attacchi informatici al settore sanitario sono in aumento, con danni enormi. Nel 2024 in Italia ci sono stati 57 incidenti nel settore sanitario, 12 nel 2023. Questo – ha precisato il Sottosegretario – non significa che le strutture di supporto sono più deboli, significa che gli attacchi si sono notevolmente intensificati. Il settore della salute – ha aggiunto – è molto colpito dagli attacchi cibernetici, al posto terzo dopo quello manifatturiero e quello della vendita al dettaglio. Non si tratta solo di numeri, si tratta della vita di persone vulnerabili”.

Nunzia Ciardi (ACN): “La sicurezza digitale “è un problema in cima a tutte le agende internazionali. Nessun Paese, che voglia essere competitivo, può fare a meno della digitalizzazione, soprattutto nella sanità”. “Purtroppo” – ha precisato che ha aggiunto – “il rischio zero non esiste. Quando avviene un attacco l’Agenzia è al fianco delle infrastrutture colpite, è al fianco degli ospedali per aiutarli a ripristinare, il prima possibile, i servizi interrotti”. E nel caso della sanità molto spesso ci si riferisce a pronto soccorso, trasfusioni, radioterapie. Servizi “che toccano la vita dei cittadini”.

Il tema che torna centrale nell’intervento della Ciardi è quello della corretta diffusione della cultura della sicurezza informatica. “Non può essere assicurata solo dall’Istituzione, ma è un tema trasversale. Una quota di sicurezza la gestisce ciascuno di noi“.

Oltre 100 giovani delle scuole superiori hanno partecipato all’evento, con un messaggio chiaro: investire nel loro futuro e nelle discipline STEM per affrontare le sfide tecnologiche del domani.

La cybersicurezza è una responsabilità condivisa e le strutture sanitarie devono essere pronte a reagire. L’ACN è in prima linea, pronta a supportare in caso di attacchi.

(Fonte Agenzia Nazionale Cybersicurezza)

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