Si è tenuto nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio il convegno “Ius Scholae, tempi nuovi per l’Italia?”, promosso dal think tank Parole Guerriere nell’ambito della rassegna “Pomeriggi popolari”. L’iniziativa ha attirato un pubblico numeroso, confermando l’interesse crescente per il tema della cittadinanza e dei diritti civili in Italia.
Il dibattito, moderato da Diego Antonio Nesci, ideatore di Parole Guerriere, ha coinvolto esponenti di primo piano del mondo politico, accademico e culturale. Tra gli intervenuti, il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che ha inviato un messaggio ai presenti, l’ex Ministro Giuseppe Fioroni, l’avvocato Hilarry Sedu, il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno e la psicoterapeuta Maria Rita Parsi. I saluti istituzionali sono stati affidati a Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati.
Durante il convegno, i relatori hanno analizzato lo Ius Scholae non solo come proposta normativa, ma come leva per ridefinire il concetto di cittadinanza in una società sempre più plurale. I dati presentati evidenziano un’urgenza: solo il 30% dei minori stranieri residenti in Italia possiede la cittadinanza italiana, un dato che apre alla necessità di riflettere su percorsi più inclusivi e sostenibili.
Il pubblico ha accolto con favore il confronto, apprezzando l’approccio interdisciplinare e la volontà di costruire un dialogo aperto su una riforma che potrebbe segnare una svolta per migliaia di giovani. I relatori hanno sottolineato l’importanza della scuola come spazio di appartenenza e formazione civica, da cui ripensare il futuro dei diritti in Italia.
La rassegna “Pomeriggi popolari” proseguirà con nuovi appuntamenti dedicati alle grandi sfide sociali del nostro tempo, confermando l’impegno di Parole Guerriere per un dibattito pubblico orientato al futuro.