Habemus… caos? Il Conclave tra fedi, faide e fumo nero”

Basilica di San Pietro

Città del Vaticano:
L’eco delle campane di San Pietro suona ancora nell’aria, scandendo il tempo che separa il mondo cattolico dall’inizio di un evento tanto solenne quanto impenetrabile: il Conclave. Dopo la scomparsa di Papa Francesco, il destino della Chiesa è sospeso in un silenzio che pesa come il fumo nero che, per ora, ancora non esce dal comignolo della Cappella Sistina.
Tra pochi giorni, le porte si chiuderanno ermeticamente.
I cardinali elettori, si ritireranno nel cuore spirituale del Vaticano.
Lì, dove Michelangelo ha immortalato la creazione.
Nessuno, se non loro, saprà cosa accade all’interno.
Nessun microfono, nessuna telecamera, nessun sussurro trapelerà.
O meglio… quasi nessuno.
Secondo alcuni voci il clima che si respira dietro le quinte è tutt’altro che pacifico.
“C’è tensione, giochi di potere, alleanze, e anche qualche vendetta probabilmente.

Già circolano alcuni nomi, non escluderei una sorpresa clamorosa.
I cardinali non vogliono solo un Papa, vogliono un leader.
E non tutti vogliono lo stesso tipo di leader, che sia chiaro!
Si parla di pressioni, persino di strategie coordinate tra piccoli gruppi di cardinali che hanno giurato riservatezza… ma non lealtà reciproca.
Il Conclave, si sa, è il regno del silenzio, ma anche dell’ambiguità.
È lì che si decide il volto della Chiesa per i prossimi decenni.
È lì che si consuma la più antica forma di politica ecclesiastica, se così possiamo dire no ?
Nel frattempo, fuori dalla Sistina, fedeli e curiosi attendono.
Ma dentro… dentro solo i cardinali sanno cosa davvero accade.
Restate sintonizzati: la fumata bianca potrebbe non arrivare presto.
E ciò che accadrà nei prossimi giorni, potrebbe cambiare la storia della Chiesa.

Carlo Maria Mazzei

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