Emergenza carceri, Osapp: “Sistema al collasso, servono interventi urgenti”

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“Non è più solo un problema di sovraffollamento o carenza di organico: l’intero sistema carcerario è al collasso e serve una politica penitenziaria nazionale in grado di produrre risultati concreti”. A parlare è Leo Beneduci, Segretario generale dell’Osapp, l’Organizzazione Sindacale Autonoma della Polizia Penitenziaria, che commenta con preoccupazione il suicidio di un detenuto avvenuto nel carcere di Cuneo.

Secondo il sindacato, la situazione nelle carceri italiane è ogni giorno più drammatica. In molte strutture, il tasso di sovraffollamento supera il 70%, mentre mancano circa il 20% degli agenti, con punte superiori al 35% in alcuni istituti. Il 70% delle infrastrutture penitenziarie è in condizioni considerate “disastrose”, con bisogno urgente di interventi di ristrutturazione.

A rendere ancora più allarmante il quadro è l’aumento dei suicidi in carcere, fenomeno che Beneduci definisce “gravissimo e inaccettabile”. “È la riprova – aggiunge – di un sistema che fa acqua da tutte le parti”.

Dall’inizio dell’anno, nel solo carcere di Torino, si sono già verificate dieci aggressioni, con quindici agenti di polizia penitenziaria feriti. Episodi che testimoniano un clima di crescente tensione e insicurezza, in un contesto dove il personale è “lasciato solo, senza uomini e senza mezzi”, denuncia ancora il segretario generale dell’Osapp.

Per questo, il sindacato torna a chiedere al governo un passo deciso. “Ancora una volta – conclude Beneduci – chiediamo con forza alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di dichiarare lo stato di emergenza nelle carceri italiane, ormai ridotte a vere e proprie discariche e macellerie”.

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