Il rinnovamento in atto della flotta della Marina Militare Italiana produce ricadute significative per la cantieristica nazionale e per l’economia locale, attestando il ruolo fondamentale della Marina Militare nel promuovere il benessere e la prosperità del Sistema Paese. Nell’ambito della modernizzazione dello Strumento Militare, emerge come assoluta novità la Nave “Trieste”, la prima Unità del suo genere realizzata dalla cantieristica italiana.
È’ stata consegnata al Porto di Livorno nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e contestualmente è stata contrassegnata dal giuramento degli allievi della Prima classe dell’Accademia Navale.
All’evento hanno partecipato anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, Enrico Credendino, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano, il Consigliere per gli Affari Militari della Presidenza della Repubblica, Gianni Candotti e i vertici del gruppo cantieristico, l’Amministratore Delegato Pierroberto Folgiero e il Presidente Biagio Mazzotta.
Così il Ministro Crosetto nel suo intervento nel corso della cerimonia – “Questa nave è vostra, costruita per voi e per il nostro Paese. Per la prima volta, un giuramento di allievi ufficiali avviene su una nave militare. Nave Trieste è il frutto del lavoro di migliaia di persone: ingegneri, tecnici, operai. Solo poche nazioni possono costruire un’opera d’ingegno e di alta tecnologia simile, che racchiude storia, conoscenza, tecnologia avanzata. Ma una nave vuota è uno strumento: il suo cuore siete voi, i vostri valori, ideali e spirito di cooperazione. Oggi giurate di servire il Paese, rendendo ancora una volta, come ad ogni giuramento, uniche e speciali le nostre Forze Armate. Alle famiglie dico: per i vostri figli la Difesa è la vostra nuova famiglia e non vi lascerà mai. Questa Unità d’assalto anfibio multiruolo, per molti aspetti pionieristico, rappresenta un’eccellenza tecnica con avanzate capacità di proiezione e di condurre operazioni di assalto anfibio, garantendo una prolungata permanenza in area operativa grazie alla sua elevata autonomia logistica”.
Nave TRIESTE è la più grande unità mai costruita per la Marina Militare dalla cantieristica nazionale (dal 2° dopoguerra a oggi), simboleggiando un traguardo significativo nell’evoluzione tecnologica e operativa della Forza Armata. Con oltre 1000 posti letto, un ponte di volo di circa 230 metri e la capacità di condurre l’intero spettro delle operazioni anfibie proiettando e supportando un battaglione di 600 fucilieri. Il ponte garage, inoltre, dispone di 1.200 metri lineari destinati ad accogliere veicoli gommati e cingolati, sia civili che militari, consolidando il ruolo della nave come elemento strategico di supporto e versatilità.
Nave TRIESTE è una nave all’avanguardia, progettata e costruita per rappresentare il meglio della tecnologia navale italiana.
Concepita come una Landing Helicopter Dock (LHD), combina diverse capacita operative, tra cui trasporto truppe, supporto logistico e operazioni aeree. È una dimostrazione del know-how industriale italiano e delle capacità dei cantieri navali nazionali nell’integrare sistemi complessi e innovativi.
Il ruolo principale di Nave TRIESTE è quello di Unità Anfibia Multiruolo, una piattaforma progettata per supportare operazioni di sbarco e proiezione di Forza dal mare e sul mare in aree di crisi.
Grazie a un ampio bacino allagabile interno, l’unità è in grado di operare come una vera e propria base mobile per operazioni di sbarco, garantendo la capacità di proiettare, anche oltre l’orizzonte, forze significative in qualsiasi ambiente operativo.
Inoltre, tra i punti di forza di Nave TRIESTE emerge la sua versatilità operativa che le permette di adattarsi rapidamente a situazioni diverse, dall’intervento militare alla gestione di emergenze umanitarie.
Nave TRIESTE è la nave ammiraglia dell’Amphibious Task Group (ATG) che insieme al Carrier Strike Group (CGS avente per ammiraglia Nave Cavour) compone l’Expeditionary Task Force (ETF), la parte operativa della squadra navale italiana.
L’unità non è solo un asset strategico per la Marina Militare, ma rappresenta anche un investimento nel futuro della difesa e della tecnologia. È un esempio concreto di come l’Italia possa contribuire attivamente alla sicurezza e alla stabilità internazionale, mantenendo al contempo una solida presenza nei mercati tecnologici globali.
La preminenza del ruolo anfibio di nave TRIESTE non solo rafforza la capacità di proiezione di forza dell’Italia, ma rappresenta anche un elemento centrale per garantire la sicurezza marittima nazionale e internazionale. Con Nave TRIESTE, l’Italia si colloca tra i Paesi capaci di operare efficacemente in scenari anfibi, assicurando un’ampia flessibilità operativa e una risposta rapida alle sfide del mondo contemporaneo.
In qualità di Nave d’assalto anfibio, Nave TRIESTE potrà ospitare gli staff di comando previsti dalla dottrina anfibia, come il Commander Amphibious Task Force (CATF) e il Commander Landing Force (CLF). Sarà quindi in grado di condurre operazioni anfibie, inclusi movimenti nave-terra anche oltre l’orizzonte (oltre 24 miglia dalla costa) con supporto C4I, supporto logistico e sanitario di livello Role 2E (enhanced), espandibile tramite integrazione di assetti sanitari aggiuntivi.
L’ospedale di bordo sarà attrezzato con sale chirurgiche, radiologia, laboratori di analisi, servizio dentistico e una zona degenza per 27 ricoveri gravi, con ulteriori posti disponibili in moduli container equipaggiati.
Nave TRIESTE offre avanzate capacità di proiezione strategica per situazioni operative sia militari che umanitarie. In situazioni di emergenza, sarà pronta a collaborare con la Protezione Civile, fornendo assistenza sanitaria, acqua potabile e alimentazione elettrica. L’Unità sarà impiegata anche in operazioni di evacuazione di connazionali e supporto umanitario.
Nave TRIESTE potrà anche operare come Alternate Carrier Vessel, idonea a supportare la componente Aerotattica di 5a generazione basata su velivoli F-35B, rafforzando così le capacità operative della Marina Militare.
(Fonte Marina Militare Italiana)