Borse Italia e UE: gli scambi a metà giornata

Piazza Affari Milano

Le Borse europee proseguono deboli in vista dei future previsti in calo in apertura a Wall Street. Lo stop subito da Nvidia sulle esportazioni in Cina, come il calo degli ordini di Asml e più in genera le tensioni commerciali dei mercati mondiali esercitano un’influenza negativa sugli investitori tra i quali, a seguito dei dati dell’inflazione,  c’è molta attesa e incertezza per le parole che il Presidente della FED, Jerome Powell, pronuncerà in serata.

Secondo alcuni analisti ci sarebbe una chiara volontà, da parte dell’Amministrazione americana, di svalutare il dollaro che resta, anche oggi,  debole sulle principali valute internazionali.

Rispetto ai giorni scorsi è in calo anche l’oro, che resta poco sopra i 3.300 dollari l’oncia.

L’indice Stoxx 600 cede lo 0,8% e Piazza Affari e’ in calo con il -0,7%, come anche Francoforte e Parigi che, poco dopo metà mattina, registrano un -0,55%, e del resto sia Madrid che Londra marcano un -0,3%.

Sui principali listini va male il comparto dei microchip (-2,5%) e anche delle auto (-1,1%) e del lusso (-0,7%). 

Segnali di debolezza non risparmiano neppure le banche con Mps (-1,9%), in vista dell’Assemblea per l’aumento di capitale a servizio dell’operazione su Mediobanca (-1,1%), Unicredit (-0,9%), in vista delle decisioni del comitato golden power sull’offerta per Banco Bpm (-1,3%). 

Positive, invece, le utility (+0,9%), con il prezzo del gas che sale a 34,78 euro al megawattora. Bene anche l’energia (+0,8%) in linea con il rialzo del prezzo del petroliol. Il Wti si attesta a 61,91 dollari al barile e il Brent a 65,29 dollari.

A Piazza Affari scivolano però Iveco (-3,4%), Leonardo (-3,2%) e Stellantis (-2,9%), all’indomani dell’assemblea, e anche Stm a – 2,2%, in scia con il settore dei semiconduttori. 

In vista Inwit (+2,3%), Snam (+1,9%) e Tim (+1,8%). Tra le società a minor capitalizzazione balzo di Bialetti (+59,5%), dopo la vendita del 78,567% a Nuo Capital ed in vista dell’opa per il delisting. 

Lo spread tra Btp e Bund scende a 118 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,68 per cento.