Scoperti altri 16 geni legati all’Alzheimer

risonanza magnetica del cervello

Un’importante scoperta riguardante la malattia di Alzheimer è stata fatta grazie a un’analisi del DNA di oltre 49.000 persone provenienti da diverse etnie. Questo studio, pubblicato sulla rivista ‘Alzheimer’s & Dementia’, ha permesso di identificare 16 nuovi geni legati al rischio di sviluppare tale malattia. La ricerca è stata condotta a Boston dal team del Massachusetts General Hospital, sotto la guida del Dottor Julian Daniel Sunday Willett. Questa grande scoperta rappresenta un passo avanti fondamentale, poiché potrebbe consentire diagnosi più tempestive e l’identificazione di nuovi bersagli terapeutici per combattere l’Alzheimer.

Un aspetto particolarmente rilevante dello studio è la diversità del campione: circa metà dei partecipanti non appartiene a etnie di origine europea. Sebbene siano già stati identificati diversi geni associati all’Alzheimer, la maggior parte degli studi precedenti si è concentrata su popolazioni di origine europea, lasciando lacune importanti nella comprensione di come il rischio di Alzheimer si distribuisca tra etnie diverse.

Nel campione studiato, circa 12.000 persone erano già state diagnosticate con la malattia, mentre gli altri 37.000 erano considerati a rischio a causa della storia familiare. Grazie alla dimensione significativa di questo gruppo, i ricercatori sono riusciti a individuare 16 geni finora non correlati al rischio di Alzheimer. Ora l’obiettivo del team di ricerca è ampliare ulteriormente lo studio, concentrandosi su campioni ancora più grandi e sulle varianti più rare di questi geni, per affinare le conoscenze e migliorare le possibilità di diagnosi precoce e terapie mirate.

Questo studio non solo arricchisce la nostra comprensione dei fattori genetici che influenzano lo sviluppo dell’Alzheimer, ma contribuisce anche a una ricerca più inclusiva che potrebbe portare a trattamenti più efficaci e personalizzati per diverse popolazioni.