Meyer: nuove attività per i piccoli pazienti oncologici

reparto oncologia pediatrica

All’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze sono stati pensati due nuove attività per i piccoli pazienti del reparto di oncologia. Il primo punta alla realizzazione di alcune sedute di yoga individuali, invece il secondo prevede incontri con un’esperta di terapia estetica.

Nello specifico, le lezioni di yoga avranno una cadenza di due volte a settimana e verranno effettuati con l’attenta guida dell’insegnate Jessica Paganelli. Nello specifico, la seduta viene modulata ad hoc per ogni singolo bambino, coinvolgendo attivamente anche i familiari. Tra gli oggetti a disposizione per i più piccini ci sono: la campana tibetana e i giochi yogici. Invece con i più grandi verranno condivise tecniche di meditazione e respirazione, l’automassaggio e le visualizzazioni guidate per favorire il rilassamento e abbassare ansia e stress.

Invece per quanto riguarda le sedute di terapia estetica, verranno eseguite una volta a settimana e saranno guidate dall’esperta di armoestetica Giada Baldini. Tra gli oggetti in uso: collane colorate, speciali schede e carte per mettere a fuoco le proprie caratteristiche del viso e del corpo. Viene svolta questa attività per far si che i pazienti possano imparare a tirare fuori il proprio gusto estetico sperimentando il benessere, anche e soprattutto dal momento in cui, per via delle terapie, cadranno i capelli e il corpo tenderà a cambiare.

Annalisa Tondo, Responsabile facente funzione del reparto di oncologia del Meyer, spiega: “I benefici sono molteplici: innanzitutto la possibilità di condurre attività che non rappresentano una semplice distrazione, ma che consentono loro di sentirsi in un contesto vitale, di quotidianità. Nello yoga, ad esempio, la respirazione aiuta i piccoli a esprimere i propri bisogni, guadagnando in autoconsapevolezza, aiutandoli a gestire i momenti di distacco dal genitore, e a farli sentire un po’ i genitori di loro stessi, rafforzando la loro autostima. La terapia estetica ha invece la peculiarità di aiutare i protagonisti a tendere lo sguardo in avanti, oltre la malattia che invade la loro quotidianità, valorizzando la visione che hanno del loro corpo”. 

Grazie a questo progetto, è stato possibile avviare uno studio multidisciplinare che andrà ad analizzare gli effetti dei due nuovi progetti. Con l’uso del saturimetro si è riscontrato che, al termine di ogni seduta di yoga, la frequenza cardiaca dei pazienti risulta subito più bassa.

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