Dopo soli cinque anni dall’inizio della pandemia di Covid-19, un altro virus respiratorio, il metapneumovirus umano Hmpv, sta mettendo sotto pressione il sistema sanitario in Cina. E’ stato rilevato che in alcuni casi può causare complicazioni come bronchiti e polmoniti. Oltre ad esssere in Cina nelle ultime ore si sono moltiplicate le segnalazioni in India e anche in Ucraina, dove i dati però potrebbero non esser totalmente attendibili.
In Ucraina, la guerra in corso rende la gestione di un’epidemia particolarmente complessa. Gli esperti temono che il mutato panorama immunitario possa favorire la diffusione di agenti patogeni come l’Hmpv. Sono stati confermati 13 casi di Hmpv dall’inizio dell’anno, ma il numero reale potrebbe essere più alto, come sottolineano gli esperti. Le condizioni sanitarie aggravate dalla guerra rendono la gestione di un’epidemia particolarmente critica.
In Cina il virus sta colpendo soprattutto le province settentrionali, con un tasso di positività del 6,2% rilevato nei test. Gli ospedali affrontano una pressione crescente dovuta alla co-circolazione di più virus respiratori stagionali
In India l’Hmpv, ha colpito regioni del Bihar e di altre aree settentrionali segnalano un aumento dei casi respiratori. Sebbene il tasso di mortalità sia basso, la densità della popolazione rappresenta una sfida per il contenimento della diffusione.
Anche un gruppo di ricercatori italiani ha esaminato l’incidenza crescente di Hmpv, raccogliendo dati e pubblicando il primo articolo italiano sull’argomento, con l’auspicio di migliorare la cooperazione internazionale nella gestione delle crisi sanitarie.
Nell’articolo pubblicato sul The Lancet Infectious diseases’ di Francesco Branda dell’università Campus Bio-Medico di Roma, insieme all’epidemiologo Massimo Ciccozzi e a Fabio Scarpa i ricercatori scrivono: “L’Hmpv è un virus respiratorio appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, nel genere Metapneumovirus. È stato identificato per la prima volta nel 2001 e da allora è stato riconosciuto come una causa significativa di infezioni respiratorie acute nei bambini, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario compromesso. Il nostro gruppo di ricerca sta raccogliendo e rendendo disponibili alla comunità scientifica i dati dai report dell’Istituto Superiore di Sanità (ss) sul metapneumovirus e altri virus respiratori. Il nostro lavoro ha incluso la raccolta di dati riguardanti il numero di campioni, sequenze e rilevamenti di metapneumovirus, disponibili a partire dalle stagioni influenzali 2022-2023, con numeri che mostrano un’incidenza crescente di casi in diverse settimane dell’anno”.
I ricercatori sottolineano: “Riflettendo sulle lezioni apprese dalla pandemia di Covid, dobbiamo riconoscere il ruolo fondamentale della condivisione dei dati nell’attenuare l’impatto di tali crisi. Mentre la rapida condivisione di dati epidemiologici ha aiutato a guidare le decisioni sulle misure di contenimento, sui test e sullo sviluppo di vaccini, ha anche sottolineato la necessità di quadri chiari e standardizzati per la raccolta e la diffusione dei dati“.
L’analisi prosegue spiegando alcune caratteristiche di Hmpv:“Il virus si trasmette principalmente tramite goccioline respiratorie, ma può anche essere trasmesso attraverso il contatto con le superfici contaminate. I sintomi tipici dell’infezione da Hmpv includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie e il respiro sibilante. Sebbene non esista un trattamento antivirale specifico per il metapneumovirus, il trattamento sintomatico è generalmente efficace nella maggior parte dei casi”.