In occasione del XXII Congresso Nazionale della Società Italiana Sistema 118, che si è svolto a Caserta, sono emersi i tre interventi urgentissimi che il Governo deve apportare sul Sistema di Emergenza Territoriale 118. Si necessita di una riforma legislativa per il potenziamento del Sistema e delle condizioni contrattuali, di benessere lavorativo e tutela legale degli operatori; una espansione, delle potenzialità operative, con incremento del parco mezzi di soccorso nelle varie regioni, utilizzo di tecnologie, dalla telemedicina, dalla intelligenza artificiale e all’areospazio; lo sviluppo di percorsi avanzati di formazione di tutti gli operatori, uniformi a livello nazionale.
Il Direttore della Centrale Operativa 118 di Caserta, Mannella, afferma che “va realizzata una virtuosa integrazione del Sistema di Emergenza Territoriale 118 in ambito bilaterale, sia nei confronti della medicina del territorio, e quindi delle Cure Primarie (riforma del DM 77), sia nei confronti della rete ospedaliera costituita dai Dipartimenti di Emergenza di I e di II livello (riforma del DM 70). Il Sistema di Emergenza Territoriale 118“
Prosegue Mannella – “è la dimensione “cerniera” finalizzata alla ottimizzazione di tutti i percorsi gestionali del paziente acuto, sia in condizioni cliniche di emergenza-urgenza, che devono essere affidati, nel momento immediatamente successivo alla stabilizzazione effettuata dal 118, alla rete ospedaliera di area critica di riferimento, sia in condizioni di acuzie minore, che devono essere affidati, dopo l’inquadramento iniziale nei Punti di Primo Intervento 118 (Postazioni Medicalizzate Fisse), alle Case della Salute e agli Ospedali di Comunità“.
Conclude poi Mario Balzanelli: “Ringraziamo i magistrati della Corte di Cassazione intervenuti sui temi della colpa grave e della responsabilità della struttura sanitaria in Medicina di Emergenza, ed in particolare il Ministero della Salute, per l’alto onore ricevuto del coinvolgimento della SIS118 nei processi di formazione- addestramento in tema di Basic Life Support Defibrillation, ovvero le manovre di primo soccorso con l’impiego di defibrillatore, dei centri regionali accreditati e della popolazione nazionale”.