Dopo più di tre anni di intensi confronti diplomatici, i Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno raggiunto un’intesa su un documento fondamentale per affrontare in modo più efficace le future emergenze pandemiche.
“Gli Stati membri dell’OMS hanno compiuto un importante passo avanti negli sforzi per rendere il mondo più sicuro dalle pandemie, elaborando una bozza di accordo da prendere in considerazione alla prossima Assemblea mondiale della sanità a maggio”, si legge in una dichiarazione ufficiale dell’organizzazione.
Il testo dell’accordo è il risultato di un lungo percorso negoziale che si è concluso nelle prime ore di oggi. L’obiettivo principale è evitare che si ripetano le mancanze emerse durante l’emergenza Covid-19. “Le nazioni del mondo hanno fatto la storia oggi a Ginevra”, ha commentato il Direttore Generale dell’Oms – Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Raggiungendo il consenso sull’Accordo sulla pandemia, non solo hanno messo in atto un accordo generazionale per rendere il mondo più sicuro, ma hanno anche dimostrato che il multilateralismo è vivo e vegeto e che nel nostro mondo diviso le nazioni possono ancora lavorare insieme per trovare un terreno comune e una risposta condivisa a minacce comuni”.
A cinque anni dall’esplosione della pandemia da Covid-19, che ha causato milioni di vittime e gravissime conseguenze economiche, l’attenzione si sposta ora su nuove potenziali minacce, come l’influenza aviaria H5N1, il morbillo, l’MPoxetina e l’Ebola.
Durante l’ultima fase delle trattative, tuttavia, si è registrata l’assenza degli Stati Uniti, che si erano già distaccati in passato dall’Oms, sospendendo finanziamenti e adottando politiche protezionistiche anche sul fronte farmaceutico. I nodi più delicati, che hanno rischiato di far saltare l’intesa, hanno riguardato proprio l’accesso a vaccini e medicinali, con riferimento alle difficoltà incontrate dai Paesi a basso reddito durante la pandemia e alle regole per il trasferimento delle tecnologie.
Alla fine però, l’accordo articolato in 32 pagine, ha ottenuto il consenso unanime degli Stati partecipanti. Il documento si propone di “prevenire, preparare e rispondere alle pandemie”, tutelando al contempo il “diritto sovrano” delle singole nazioni. È fondato sui valori di “equità, solidarietà e trasparenza”e sottolinea che le decisioni sanitarie in contesto pandemico devono essere basate sui “migliori dati scientifici e fattuali disponibili”.
Inoltre il testo invita i Paesi a potenziare le proprie capacità di prevenzione e monitoraggio, in base alle specifiche condizioni nazionali e regionali. Per quanto riguarda la condivisione delle tecnologie, questa dovrà avvenire in modo “concordato reciprocamente”. Infine, è prevista la creazione di un “Pathogen Access and Benefit Sharing System” (Pabs): una piattaforma che fungerà da registro globale degli agenti patogeni e dei prodotti sanitari sviluppati a partire dal loro studio, come test diagnostici o vaccini.