Reazioni a catena del PD al post di Musk

Elly Schlein, Segreteria del PD reagisce con forza alle dichiarazioni di Musk sulla ipotesi di chiusura di Starlink: “Elon Musk sta dimostrando che l’unica cosa che vuole è estendere il proprio impero economico, anche se questo vuol dire farlo sulla pelle di un popolo aggredito che in queste ore sta subendo l’ennesima offensiva – commenta e prosegue  – Come fa Giorgia Meloni a voler consegnare le chiavi della sicurezza nazionale italiana a Musk anche dopo aver sentito le sue ultime gravissime parole? Il Governo cambi subito rotta e sul ddl Spazio non si faccia dettare la linea da Musk. Senza una rete satellitare europea efficiente e competitiva la difesa europea non potrà mai esistere“.

Ma dove è finita la Meloni nazionalista e sovranista? Quella che pensava agli italiani? Pronta a consegnare le chiavi della nostra sicurezza nazionale ad un americano e a privatizzarla? Ma non si vergogna? Non pensa che le parole di Musk siano gravissime?. E si ricordi che oggi tocca alla Ucraina e se domani toccasse a noi? Si svegli! Il ddl spazio  è il primo passo di consegna del nostro paese mani e piedi ad un privato interessato solo a far soldi. E così va bene a tutti? A noi no e lo diremo con forza”. Così in una nota Debora Serracchiani della segreteria Pd.

In una nota, Sandro Ruotolo, Responsabile Informazione nella Segreteria del PD, invita il Governo a dotarsi di un sistema satellitare completamente autonomo e ha scritto: “Le parole di Elon Musk confermano quanto sia urgente e indispensabile un sistema satellitare europeo autonomo. Non possiamo permettere che la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa dipendano dai capricci del magnate americano. Il governo italiano chiarisca immediatamente la sua posizione: la nostra sovranità tecnologica non può essere ostaggio di decisioni unilaterali prese oltreoceano”.

Strani patrioti quelli di Fratelli d’Italia, con in testa la premier Meloni, che decidono di svendere la sicurezza italiana al duo Trump-Musk. Con le ultime dichiarazioni di Musk sull’Ucraina e Starlink si conferma la gravità di quanto da sempre denunciamo: gli interessi economici di un miliardario possono mai condizionare gli equilibri geopolitici globali, segnare i destini del mondo? Quando parliamo di esigenza di difesa europea intendiamo proprio e anche questo: lo sviluppo di una rete satellitare europea, non rinviabile come emerge anche oggi, a tutela della sicurezza di tutti noi”.Così in una nota Camilla Laureti componente della Segreteria PD ed eurodeputata.

Alessandro Zan, della Segreteria del PD scrive – “Musk ordina, Meloni esegue. I continui ricatti di Musk al popolo ucraino su Starlink mostrano chiaramente la deriva di sottomissione in cui Giorgia Meloni sta trascinando l’Italia con il DDL Spazio. La destra sta consegnando la nostra sicurezza agli interessi economici dell’uomo più ricco del mondo. Vanno fermati, è un cavallo di Troia per distruggere ogni progetto di difesa comune europea”.

In una nota Annalisa Corrado, Responsabile ambiente nella Segreteria nazionale ed Europarlamentare del Partito Democratico, lancia un appello al Governo e alla Premier risposta alle recenti dichiarazioni di Elon Musk che ha affermato in un post che se dovesse spegnere il sistema Starlink la possibilità di difesa dell’Ucraina e la sicurezza dell’Europa verrebbero meno.

Quando il Governo di Giorgia Meloni tenta di difendere l’indifendibile, ci pensa direttamente Musk a far cadere il velo dell’ipocrisia. Quello a cui la Premier vuole appaltare la nostra sicurezza, attraverso l’autostrada ad personam aperta nel DDL spazio, è un uomo potente e pericoloso, che non si fa alcuno scrupolo a usare la propria posizione dominante per minacciare ritorsioni a Paesi sovrani, come sta facendo con Zelensky. Chi ci difenderà da chi potrebbe gestire la nostra difesa?”

Chiediamo – conclude – che il Governo ci ripensi e ascolti le opposizioni sul DDL spazio, in particolare su necessità di spingere per una rete satellitare europea“.

Anche Alfredo D’Attorre, della Segreteria del PD commenta duramente le parole di Musk: “la prima condizione della sicurezza di una comunità politica è la sua autonomia sulle materie strategiche. Nel mondo di oggi non esiste sovranità reale che non sia anzitutto sovranità digitale. È stupefacente che di fronte a questa evidenza il Governo pensi di consegnare a Musk il nostro sistema satellitare e le chiavi della sicurezza nazionale, anziché lavorare un progetto europeo condiviso. Se per una volta tanto la Presidente Meloni davvero vuole compiere, non a parole, una scelta nel segno dell’interesse nazionale e della comune sicurezza europea, metta alla porta Musk e i suoi arroganti ambasciatori, anziché accodarsi in modo subalterno a piani di riarmo su base nazionale, che avrebbero il solo effetto di produrre tagli al welfare e alla spesa sociale”.



ALTRE NOTIZIE