Alle Camere riunite a Montecitorio Re Carlo III ha iniziato il suo intervento, ringraziando in italiano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’invito nel Bel Paese. Sua Maestà ha poi scherzato: “Spero di non rovinare la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia”.
Il Re ha sottolineato: “È un grande onore essere invitato a parlare davanti a voi, è la prima volta che un sovrano britannico si rivolge all’intero Parlamento italiano, questa fondamentale istituzione democratica. Oggi sono qui con uno scopo preciso: ribadire la profonda amicizia tra il Regno Unito e l’Italia e impegnarmi a fare tutto ciò che è in mio potere per rafforzare ancora di più quest’amicizia nel tempo che mi sarà concesso in qualità di re. I nostri legami risalgono a oltre due millenni fa, a quei visitatori romani che arrivarono sulle nostre coste, spazzate dal vento. Furono i romani a dare ai britannici l’idea di mettere sulle monete la testa di un re, quindi devo loro una particolare gratitudine”.
Sua Maestà ha proseguito: “Da Torino a Palermo, da Verona a Napoli e da Firenze a Trieste, ho imparato ogni volta qualcosa di più su questa nazione e ogni volta è cresciuta di più la mia ammirazione, come un qualsiasi vecchio amico. Sono stato con voi nei momenti più felici e in quelli più tristi della vostra vita nazionale: ad esempio, non dimenticherò mai la mia visita a Venezia con la Regina nel 2009, quando vedemmo il teatro lirico La Fenice splendidamente restaurato, o la visita ad Amatrice nel 2017 all’indomani del tragico terremoto”
Re Carlo ha aggiunto: “Le nostre giovani generazioni vedono ogni giorno, dai notiziari sui loro tablet e telefonini, che la pace non può mai, mai essere data per scontata. Gran Bretagna e Italia sono oggi unite nella difesa dei valori democratici che condividiamo. I nostri Paesi sono stati al fianco dell’Ucraina nel momento del bisogno e hanno accolto migliaia di ucraini bisognosi di rifugio. Le nostre Forze armate sono fianco a fianco nella Nato. Siamo infinitamente grati del ruolo che l’Italia svolge ospitando basi chiave della Nato e guidando numerose operazioni all’estero”.
Il Re ha anche ricordato che per lui e la Regina tornare in Italia sia stato importante per la prima visita dopo l’incoronazione e in più perché ricorre il loro ventesimo anniversario di matrimonio.