Manovra economica oggi in Senato

Senato della Repubblica

Dopo la pausa natalizia riprendono oggi, 27 dicembre, i lavori della legge di bilancio che passa all’esame del Senato per la seconda lettura. La manovra da circa 30 miliardi di euro, la terza del governo Meloni, sarà licenziata dalla Commissione Bilancio di Palazzo Madama che tornerà a riunirsi alle 11, mentre l’approdo in Aula è previsto per le ore 14.

Il numero complessivo delle proposte emendative delle forze di opposizione è orientativamente di 800. Visti i tempi contingentati, è possibile che l’approvazione del testo arrivi senza mandato al relatore e che il Governo ponga la questione di fiducia, con il voto finale che dovrebbe arrivare intorno alle 14 di domani, 28 dicembre. 

Le Opposizioni unite hanno criticato aspramente l’iter blindato della legge di bilancio, parlando di Parlamento umiliato e mortificato da un monocameralismo di fatto che, secondo le minoranze, sarebbe ormai diventata una “patologia delle Camere”.

La Capogruppo del PD alla Camera, Chiara Braga, attacca: “Da domani un inutile tour de force al Senato per approvare la legge di bilancio. Inutile – spiega – perché non si potrà cambiare una virgola a una legge ingiusta che scontenta tutti: chi vive tra mille difficoltà e chi vuole fare impresa“.

Secondo l’esponente dem si umilia il Parlamento perché di fatto solo una Camera ha esaminato ed è potuta intervenire sulla principale legge dello Stato. “Il Natale è passato – sottolinea Braga – ma la festa per un governo arrogante e indifferente si problemi del paese continua“.

Luigi Marattin di Orizzonti liberali propone una riforma costituzionale che abolisca la Camera (400 membri) e il Senato (200 membri) e crei un’unica Assemblea Nazionale di 600 membri.

Ma si registrano malumori anche nella Maggioranza. Il Presidente della Commissione Bilancio del Senato Nicola Calandrini (Fratelli d’Italia) ha dichiarato che – “In Commissione nei giorni scorsi abbiamo valutato che si può tranquillamente tornare alle due letture piene da parte dei due rami del Parlamento. Per ottenere questo, serve approvare due ddl per la modifica di alcune leggi: una legata al regolamento di contabilità e l’altra relativa al pareggio di bilancio”. Al momento, però, “occorre farsene una ragione“, ha concluso il senatore di Fdi.

ALTRE NOTIZIE