La denuncia contro Meloni, due Ministri e un Sottosegretario

Toghe della Magistratura

La Premier Giorgia Meloni indagata a Roma per il caso Almasri insieme al Sottosegretario Alfredo Mantovano e ai Ministri Nordio e Piantedosi dopo la denuncia sulla vicenda presentata alla Procura della capitale dall’avvocato Luigi Li Gotti.

L’avvocato è un calabrese, di Crotone, noto tra l’altro per essere stato difensore di diversi pentiti tra i quali Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno, Giovanni Brusca, Francesco Marino Mannoia e Gaspare Mutolo.

Nel documento, Ligotti chiede che vengano svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici del suddetto Osama Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia.

Li Gotti, si legge nell’atto di citazione, ha presentato denuncia per i reati di “favoreggiamento personale e peculato” nei confronti della Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro della Giustizia, del Ministro dell’Interno e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega ai servizi segreti, in relazione alla liberazione di Osama Almasri.

Il generale libico è stato catturato, in circostanze proceduralmente non del tutto chiarite, su mandato della Corte Penale Internazionale, con l’accusa di crimini contro l’umanità, tortura, assassinio, violenza sessuale, minaccia, lavori forzati, lesioni in danno di un numero imprecisato di vittime detenute in centri di detenzione libiche.

Adesso su questa vicenda mi aspetto chiarezza, quello che non c’è stato finora” – afferma Li Gotti dopo l’avviso di garanzia inviato alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per il caso Almasri.

L’iscrizione – precisa – è un atto dovuto per legge, la procura non ha potuto iscrivere contro ignoti perché la denuncia è nominativa, ma è un atto consequenziale, scontato“.

L’ipotesi accusatoria origina. probabilmente, dal sospetto che ci siano stati accordi segreti fra il Governo italiano e il Governo libico, con cui l’Italia intrattiene importanti rapporti economici, per la liberazione di AlMasri. Ma, ovviamente, si tratta di ipotesi che vanno verificate e suffragate da prove concrete che gli indagati avranno il compito di rendere pubbliche.

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