Lo Stato Maggiore della Difesa ucraino sui social media ha annunciato di aver sferrato “la più massiccia ondata di attacchi” la notte scorsa su obiettivi situati in Russia dall’inizio della guerra. “Le Forze di difesa – scrive la Difesa ucraina – hanno lanciato il più massiccio attacco contro le strutture militari dell’occupante ad una distanza di 200-1.100 chilometri dentro il territorio della Federazione russa“.
“Gli impianti chimici, le raffinerie e i depositi di munizioni della Base aerea di Engels sono stati colpiti con successo” – ha riferito al Kyiv Independent una fonte del Servizio di Sicurezza ucraino (SBU). I droni ucraini avrebbero preso di mira più regioni, tra cui gli oblast di Saratov, Voronezh e Orel, nonché il Tatarstan.
Il Ministero della Difesa russo non ha specificato il numero di droni coinvolti, ma ha reso noto che Kiev aveva lanciato missili occidentali sul territorio russo in un attacco notturno che ha colpito una Base militare. Le Forze di Difesa russa hanno abbattuto sei razzi Atacms di fabbricazione statunitense e sei missili da crociera britannici Storm Shadow” – che sono stati lanciati sulla regione di confine di Bryansk, nonché due missili Storm Shadow sul Mar Nero.
La Russia da parte sua ha dichiarato di aver riconquistato due villaggi ucraini nella regione orientale di Donetsk, che Kiev aveva strappato al controllo russo all’inizio del conflitto.
Il Ministero della Difesa russo ha affermato in un briefing quotidiano che le sue unità dell’esercito hanno “liberato i villaggi di Neskuchne e Terny, in due diverse aree della linea del fronte”.