Italia e Turchia rilanciano l’asse bilaterale: obiettivo 40 miliardi di scambi commerciali. È il traguardo fissato dal quarto vertice intergovernativo, che si è tenuto a Roma tra la premier Giorgia Meloni e il presidente Recep Tayyip Erdogan. Al centro dell’intesa, una forte intesa su difesa, energia, digitalizzazione, migrazioni e sostegno alle imprese.
Meloni ha accolto Erdogan a Villa Pamphilj, dove i due leader hanno riaffermato la volontà di rafforzare la cooperazione strategica tra i due Paesi. “Roma riconosce il contributo della Turchia alla sicurezza del Mediterraneo”, ha sottolineato Erdogan, ringraziando Meloni per l’approccio “coraggioso” anche sul piano europeo. I due leader si sono detti determinati ad aggiornare l’unione doganale con l’Ue e a sostenere, almeno formalmente, il processo di adesione di Ankara, ormai bloccato dal 2018.
Il vertice ha prodotto nove memorandum d’intesa, tra cui quelli tra Sace e i gruppi Limak e Yapi Merkezi per progetti infrastrutturali in Turchia e Africa. Sul fronte della difesa spicca la joint venture tra Leonardo e BayKar per la produzione di droni. Accordi anche nel digitale, con Sparkle e Turkcell che realizzeranno una dorsale di connettività di 4.000 km tra Europa, Medio Oriente e Asia.
Grande attenzione anche all’energia. La collaborazione tra Roma e Ankara si rafforza non solo sull’approvvigionamento di gas via Tap, ma anche sulle rinnovabili e l’idrogeno. Beko, intanto, continua a sostenere l’export delle filiere industriali italiane.
Meloni ha ringraziato Erdogan per l’impegno nel contenere le partenze dei migranti dalle coste turche, definite “sostanzialmente azzerate”. Sul piano internazionale, Italia e Turchia si allineano nel sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina e nel cercare una soluzione alla crisi di Gaza. Meloni ha espresso scetticismo sulla tregua annunciata da Mosca e ha ribadito il pieno appoggio agli sforzi diplomatici del presidente americano Donald Trump.
Proprio Trump ha incontrato a Roma il presidente ucraino Zelensky, in un faccia a faccia avvenuto a margine dei funerali di Papa Francesco, a cui Erdogan ha reso omaggio con una visita in Vaticano e l’incontro con il cardinale camerlengo Farrell.
Nel dossier mediterraneo, Italia e Turchia condividono la necessità di stabilizzare la Libia, accompagnare la transizione in Siria e intensificare la lotta al terrorismo e alle migrazioni irregolari. E guardano insieme a un appuntamento comune: gli Europei di calcio del 2032, che i due Paesi organizzeranno congiuntamente. “Una grande sfida – ha detto Meloni – per entrambi i nostri Paesi”.