Giudici costituzionali e migranti in Albania: i due dossier al governo

Giorgia Meloni

Giudici costituzionali e centri migranti in Albania: due dossier su cui si concentra molto del lavoro del governo italiano in queste ore, con un filo aperto fra Palazzo Chigi e il Quirinale. La vicenda delle elezioni dei giudici della Corte costituzionale sta facendo registrare tensioni e trattative incalzanti, soprattutto dopo che il Quirinale ha insistito affinché il Parlamento elegga finalmente i quattro componenti mancanti. Questo passaggio è fondamentale per poter riunire il plenum della Consulta, ma, a poche ore dalla nuova votazione, le divergenze interne alla maggioranza non sono del tutto superate. Nonostante i segnali positivi, come il dialogo tra i leader del centrodestra e gli incontri tra Giorgia Meloni, Elly Schlein e Giuseppe Conte, c’è ancora incertezze. Fonti vicine alla Lega suggeriscono che il partito di Matteo Salvini abbia espresso dei dubbi su alcuni nomi, un fattore che sta alimentando la discussione all’interno della coalizione.

Il secondo tema caldo riguarda l’impasse sui centri migranti in Albania. Il governo sta cercando di sbloccare una situazione complessa che vede al centro la possibilità di utilizzare i Cpr (Centri di Permanenza per i Rimpatri) albanesi come strutture per i migranti. La proposta di Palazzo Chigi prevede di sviluppare in Albania un impianto polivalente, che includa sia hotspot che strutture per il rimpatrio. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato che, seppur con delle modifiche normative necessarie, le strutture esistenti in Albania potrebbero funzionare a pieno regime senza costi aggiuntivi per l’Italia. Tuttavia, rimangono i nodi legati alla necessità di un intervento normativo, con il Quirinale che ha avanzato osservazioni e i tecnici al lavoro su una possibile modifica del Protocollo in vigore.

Nel frattempo, le difficoltà logistiche e i costi per trasferire i migranti espulsi da centri italiani in Albania restano un tema delicato. Le autorità italiane e quelle albanesi devono ancora definire i dettagli operativi per garantire un’efficace gestione dei flussi migratori.

ALTRE NOTIZIE