“A tutti gli invidiosi che speravano in una scivolata, do una notizia: Giorgia Meloni è stata bravissima. Perfetta. Ha fatto il bene dell’Italia e può farlo per l’Occidente”. Con queste parole il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, intervistato dal Corriere della Sera, ha commentato il bilaterale tra la premier italiana e Donald Trump alla Casa Bianca.
Foti sottolinea con forza la statura internazionale della presidente del Consiglio, mettendola a confronto con altri leader politici italiani: “Mi dispiace per chi, da Renzi a Conte, non sa cosa significhi anche esprimersi in fluente inglese da premier e conquistare stima e apprezzamento. Ma è andata così”.
Secondo il ministro, il passaggio più significativo dell’incontro è stato il richiamo di Meloni all’unità dell’Occidente: “Con immagine felicissima ha detto a Trump che l’obiettivo comune deve essere ‘far grande l’Occidente’. Ovvero non solo gli Usa, ma quel mondo che si riconosce in un’area di valori di libertà e democrazia, di potenza economica formidabile, di enormi capacità tecniche e di innovazione”. Un messaggio chiaro e diretto a Washington, che per Foti rappresenta un “messaggio fortissimo, quasi sfidante”, per invitare gli Stati Uniti a non ripiegarsi su politiche protezionistiche.
Quanto all’ipotesi di un vertice Usa-Ue, Foti rilancia con una battuta: “Trump verrà in Italia ed è una visita importante per il nostro Paese, poi se vogliono fare i colloqui a Bruxelles mandino un invito alla Casa Bianca, vedremo che rispondono gli Usa”.
