Effetto Trump: ecco le stime economiche del Fondo Monetario Internazionale

Donald J Trump

La crescita economica globale si mantiene stabile, ma le attese per il futuro rimangono poco confortanti. Secondo l’aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), dopo il +3,2% del 2024, il PIL mondiale crescerà del 3,3% nel 2025, ovvero 0,1 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di ottobre. Nonostante questo lieve miglioramento, la crescita globale è definita “poco brillante” e al di sotto della media storica. Un bilancio che viene reso noto a poche ore dall’insediamento ufficiale del Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.

Il FMI ha messo in evidenza diversi rischi che potrebbero influenzare negativamente le prospettive economiche mondiali, tra cui l’incertezza politica legata ai nuovi Governi e alle politiche economiche, come quelle promesse e attese dall’Amministrazione Trump. I dazi e il giro di vite sull’immigrazione potrebbero abbattere la crescita economica e far ripartire l’inflazione. I timori sono concentrati sul rischio di una deregulation negli Stati Uniti che potrebbe incrementare le vulnerabilità del sistema finanziario, mentre una nuova ondata di dazi potrebbe esacerbare le tensioni commerciali, ridurre gli investimenti e interrompere le catene di approvvigionamento.

Nonostante queste incertezze, l’economia americana procede a ritmi superiori al potenziale, con una crescita prevista del PIL statunitense del 2,7% nel 2025 e del 2,1% nel 2026, rispettivamente 0,5 e 0,1 punti percentuali in più rispetto alle stime precedenti. Per l’area euro, invece, il Fmi prevede una crescita dell’1,0% nel 2025, in accelerazione rispetto al +0,8% del 2024, ma inferiore di 0,2 punti percentuali alle stime precedenti. Per quanto riguarda la Cina, la crescita continua a rallentare, con le prospettive future sotto il potenziale, come per l’Europa.

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