Decreto bollette: misure per famiglie e imprese

Il governo italiano sta per approvare un nuovo decreto bollette con misure destinate a famiglie e imprese, con l’obiettivo di affrontare l’emergenza del caro-energia. Durante un vertice di governo, giovedì pomeriggio, sono stati definiti gli ultimi dettagli del provvedimento, che stanzia circa 3 miliardi di euro per il trimestre, divisi equamente tra famiglie e imprese. Le misure puntano a garantire un sostegno concreto, aumentando l’efficacia del bonus sociale e offrendo aiuti mirati per le imprese.

Il pacchetto di misure prevede un’importante estensione del bonus sociale, con un aumento della soglia ISEE da 9.530 a 25.000 euro. In base a un meccanismo a scaglioni, le fasce più basse riceveranno un contributo maggiore. Chi ha un ISEE fino a 9.530 euro beneficerà sia del bonus attuale che di un nuovo contributo, mentre chi rientra tra 9.530 e 25.000 euro avrà diritto solo al nuovo bonus. Questo intervento andrà a supportare almeno 8 milioni di famiglie, con l’obiettivo di alleviare il peso delle bollette.

Per quanto riguarda le imprese, i fondi saranno destinati per metà alle aziende energivore e per metà alle piccole e medie imprese (PMI), al fine di supportare entrambi i settori nella gestione dei costi energetici elevati.

La scelta di limitare gli aiuti a 3 mesi deriva da simulazioni che prevedono una possibile riduzione dei prezzi del gas in estate, anche grazie a uno scenario di pace in Ucraina. Il governo, tuttavia, ha ribadito che continuerà a lavorare su soluzioni a lungo termine per rafforzare il sistema energetico italiano e renderlo più efficiente.

Il decreto, che comprende anche misure di riduzione fiscale e trasparenza sulle offerte al dettaglio, si prepara a passare in Consiglio dei Ministri, con una conferenza stampa prevista al termine della riunione. Intanto, le opposizioni, tra cui Pd, M5S e Avs, continuano a chiedere al governo di considerare proposte alternative, come la possibilità di stipulare contratti pluriennali con venditori di energia da fonti rinnovabili, per separare in modo concreto i costi di elettricità e gas.

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