La Presidente della Commissione Europea ha dichiarato che il 2025 sarà un anno decisivo per il conflitto tra Russia e Ucraina e auspicato che sia quest’ultima a prevalere.
La Presidente al termine della conferenza stampa conclusiva del Consiglio Europeo ha detto che occorre – “rafforzare l’Ucraina, in questo momento, è per noi un imperativo sia morale che strategico: il mondo sta guardando come continueremo il nostro sostegno all’Ucraina. E, proprio come la coraggiosa resistenza ucraina, saremo risoluti. Quindi, dobbiamo assicurarci che l’Ucraina prevalga e dobbiamo mettere l’Ucraina in una posizione di forza. L’Europa ha finora fornito all’Ucraina quasi 130 miliardi di euro”.
Presidente ha anche parlato del conflitto in Medioriente – “Per la Siria, una cosa è molto chiara: con il sostegno dell’Unhcr, tutti i rimpatri” di rifugiati dall’UE devono essere volontari, sicuri e dignitosi”.
“Durante il Consiglio Europeo a Bruxelles – ha precisato Von der Leyen – abbiamo discusso anche della questione del ritorno a casa dei siriani. La situazione sul campo rimane molto instabile: lavoriamo lavorando a stretto contatto con l’Unhcr. Ed è positivo che l’Unhcr abbia accesso all’intero Paese“.
“Con la caduta di Bashar al Assad, per la prima volta in un decennio, il popolo siriano può sperare in un futuro migliore. Ma è troppo presto per dire se la nuova leadership sarà in grado di mantenere ciò che promette, se l’integrità territoriale sarà preservata, se l’unità nazionale sarà preservata e se le minoranze saranno protette“.
“L’Europa – ha aggiunto – farà la sua parte per sostenere la Siria in questo momento critico, perché abbiamo a cuore il futuro della Siria. L’Europa ha a cuore che il potere ritorni al popolo siriano e l’Europa ha quindi un ruolo da svolgere. E’ importante per noi intensificare i contatti sul campo, per continuare ad affrontare i bisogni umanitari della popolazione in Siria“.
“Abbiamo stabilito canali per colloqui politici con Hayat Tahrir al-Sham – e ha concluso – Ci stiamo basando sui canali di cui disponiamo. Ora conviene dover essere sul campo e avere i primi canali politici con Hts e altre fazioni. E’ positivo che ora il nostro ambasciatore sia tornato a Damasco“.