Visita di Vance a Roma, è polemica politica

Senato della Repubblica

La visita a Palazzo Chigi del vicepresidente statunitense JD Vance ha generato una raffica di reazioni nel mondo politico italiano, tra entusiasmo e polemiche, con il confronto che si è acceso anche sui social.

Tra i primi a commentare c’è il senatore leghista Claudio Borghi, che ironizza sull’assenza della bandiera dell’Unione europea nel cortile d’onore di Palazzo Chigi durante la cerimonia di accoglienza ufficiale. «Due bandiere vicine per celebrare la visita ufficiale. La terza, del tutto inutile, giustamente fuori inquadratura», ha scritto, rilanciando la sua proposta di legge per togliere l’obbligo di esposizione del vessillo europeo da tutti i palazzi pubblici: «Ricordo che l’obbligo lo abbiamo solo noi», ha aggiunto.

Di tono diametralmente opposto è la nota del deputato di AVS Angelo Bonelli, che critica la scelta di Meloni di accogliere Vance, «esponente massimo dell’estrema destra trumpiana», ricordando le sue dichiarazioni contro le università e la libertà d’insegnamento. «Negli Usa le università sono sotto attacco, centinaia di studenti vengono arrestati per aver manifestato contro la guerra a Gaza. A loro va la mia solidarietà», ha dichiarato, denunciando anche la norma inserita dal governo Meloni nel “Decreto Sicurezza” che obbliga gli atenei a collaborare con i servizi segreti.

Anche dal Partito Democratico arrivano critiche severe. Il deputato Piero De Luca definisce la missione americana della premier «completamente inutile e addirittura dannosa», accusandola di non aver ottenuto risultati sui dazi e di aver accettato condizioni svantaggiose per l’Italia in materia energetica e di investimenti industriali. «In cambio – ironizza – ha strappato una futura visita di Trump in Italia. La gita di Pasqua conferma le straordinarie doti di tour operator della premier».

Sulla stessa linea Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa, che parla di «un successo solo apparente». Secondo lui, Meloni ha condiviso le posizioni ideologiche più controverse di Trump, ha accettato senza riserve l’impegno alla spesa militare al 2% del Pil e ha lasciato senza risposte le critiche americane all’Unione europea. «Trump ha ribadito la sua linea dura sui dazi e sull’Ucraina, più vicina a Putin che all’Europa», ha aggiunto, sottolineando come la premier abbia però rafforzato la sua leadership interna alla coalizione.

Il clima è dunque carico di tensioni. La visita di Vance, a pochi giorni dall’incontro Meloni-Trump, si conferma un appuntamento ad alta intensità simbolica e politica, che riapre il dibattito sul ruolo dell’Italia tra Stati Uniti, Europa e Mediterraneo.