Il Premier della provincia canadese dell’Ontario Doug Ford ha annunciato una tariffa del 25% in più sull’elettricità fornita a tre Stati confinanti degli USA: New York, Michigan e Minnesota.
Per tutta risposta, Donald Trump, incurante delle perdite di Wall Street e delle Borse mondiali, all’indomani delle elezioni del nuovo leader liberal e Premier in pectore del Canada, Mark Carney, ha annunciato di voler raddoppiare i dazi nei confronti del Canada con “tariffe del 50% in più su tutto l’acciaio e l’alluminio che arriva negli Stati Uniti da una nazione che – il tycoon ha accusato di imporre – le tariffe più alte del mondo“.
In un post su Truth, il Presidente americano ha scritto che – “la misura che entrerà in vigore domani 12 marzo, è una risposta alla mossa dello stato canadese dell’Ontario che ha imposto tariffe del 25% sull’elettricità che esporta in tre stati americani, Michigan, Minnesota e New York, con un costo aggiuntivo di 400mila dollari al giorno”.
Riguardo ai dazi sull’energia elettrica decretati in Ontario, Trump ha annunciato: “presto dichiarerò l’Emergenza nazionale per l’elettricità nelle zone minacciate. Questo – aggiunge – permetterà agli Stati Uniti di fare velocemente quello che si deve fare alleviare questa minaccia abusiva che viene dal Canada”.
Il Presidente americano ha poi fatto seguire una lunga serie di minacce e ha intimato al Canada di “sospendere immediatamente i vergognosi dazi sui prodotti caseari, che sono tra il 250% al 390% e colpiscono i coltivatori americani“
Trump ha aggiunto – “se questi e altri dazi imposti da tempo non saranno aboliti, io aumenterò dal 2 aprile in modo sostanziale i dazi sulle auto che entrano negli Usa che essenzialmente, chiuderà in modo permanente l’industria automobilistica in Canada“. “Queste auto possono essere prodotte facilmente negli USA”.
Nel suo lungo post su Truth Social, il tycoon è tornato ad insistere sull’annessione del Canada, affermando che “l’unica cosa che ha senso è diventare il nostro caro 51mo stato, questo farebbe sparire i dazi e tutto il resto“. Il vicino settentrionale, afferma Trump, “spende molto poco per la sicurezza nazionale, contando sugli Usa per la protezione militare. Sosteniamo il Canada con oltre 200 miliardi all’anno, questo non può continuare”.
“Tutto – ha rimarcato il Presidente – potrebbe essere risolto con l’annessione: “Le tasse dei canadesi sarebbero sostanzialmente ridotte – scrive Trump – e sarebbero più sicuri a livello militare e di altro e il confine settentrionale non sarebbe più un problema”.
“L’artificiale linea di separazione disegnata molti anni fa scomparirebbe finalmente e la nazione più sicura e più bella del mondo sarebbe più forte e bella di sempre” – conclude Trump spiegando che il Canada sarebbe “un grande e potente stato della nazione più forte del mondo”. Secondo quanto rivelato nei giorni scorsi, nelle telefonate con Trudeau il mese scorso, Trump ha contestato la validità dell’accordo con cui nel 1908 è stato formalizzato il confine tra USA e Canada, mettendo in discussione in particolare la divisione di laghi e fiumi che i due Paesi condividono.
Tuttavia, sembrerebbe che, di fronte ad una retromarcia del Premier della Provincia canadese dell’Ontario, Trump abbia detto di voler riconsiderare l’imposizione del superdazio annunciato.