Trump boccia Zelensky, Macron lo difende

Macron e Trump

La Russia ha le carte in mano nel negoziato per una pace in Ucraina” ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che lo ha detto a bordo dell’Air Force One che ieri lo ha riportato a Washington dalla Florida.

I russi – ha sottolineato Trump – hanno preso il controllo di molto territorio, quindi hanno le carte in mano“. Parlando di Zelensky  che ha definito un dittatore, Trump ha ribadito: “Rifiuta di organizzare elezioni, va male nei sondaggi in Ucraina. Come si può andare bene con tutte le città distrutte?“.

E mentre la posizione degli USA sulla guerra in Ucraina è nettamente a favore della conciliazione con Putin piuttosto che con Zelensky, l’Europa cerca un dialogo e un proprio ruolo al tavolo del negoziato. Anche per questo il Presidente francese Emmanuel Macron sarà a Washington da Trump “molto presto, forse lunedì“, come ha annunciato lo stesso Presidente americano. Poco prima fonti della Casa Bianca avevano anticipato l’arrivo di Macron “all’inizio della prossima settimana“.

La Francia ha inequivocabilmente preso le difese del Presidente ucraino affermando, per voce del Ministro incaricato per gli Affari europei, Benjamin Haddad, che – “Volodymyr Zelensky è un eroe in questa guerra da tre anni. È una persona a cui è stata offerta la possibilità di fuggire quando la sua capitale è stata invasa, quando il suo Paese è stato attaccato, quando lui stesso e la sua famiglia sono stati presi di mira, e che ha scelto di restare, di combattere al fianco del suo popolo e che per tre anni – ha sottolineato Haddad – ha rappresentato il suo Paese mentre il suo Paese era sotto attacco da parte della Russia”.

Trump in tema ti politica estera apre intanto alla Cina con cui “è possibile” arrivare a un nuovo accordo commerciale, come ha dichiarato, ricordando che nel 2020 gli Stati Uniti ne avevano già “concluso uno eccellente proprio con Pechino”. Fra Usa e Cina “c’è una certa concorrenza ma la relazione che ho con il Presidente Xi è eccellente”. Trump ha già imposto, al suo ritorno alla Casa Bianca, ulteriori dazi nei confronti di tutti i prodotti importati dalla Cina, ma solo del dieci per cento. La Cina è il Paese che con gli Stati Uniti ha il maggior deficit commerciale (nel 2024 pari a 295,4 miliardi di dollari).

Quanto alla politica interna invece ha sposato l’idea lanciata da Elon Musk: il 20 per cento dei ricavi riconducibili all’attività del Doge, licenziamenti a tappeto nelle diverse agenzie del governo federale e stop a finanziamento di interi programmi, saranno distribuiti agli americani, ha annunciato Donald Trump, riconoscendo che l’idea è arrivata da Musk. “Mi piace”, ha affermato il Presidente americano. “Un dividendo del 20 per cento, per così dire, per il denaro che risparmiamo tagliando gli sprechi, le frodi, e tutto il resto che accade. Penso che sia una grande idea”.