La Lega fa quadrato attorno al Presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo le fibrillazioni nella maggioranza sul terzo mandato, e in una nota del partito sottolinea la – “totale sintonia e condivisione degli obiettivi fra Matteo Salvini, Luca Zaia e l’intero consiglio federale. Il Veneto è un modello di buon governo apprezzato a livello nazionale e internazionale. Per la Lega, squadra che vince non si cambia“.
Tutti al fianco di Zaia? “Assolutamente si”, risponde il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intercettato dai cronisti al termine del consiglio federale della Lega. Il Ministro leghista si dice poi ottimista sulla quadra con gli alleati: “Si trova, si trova…“.
Ospite di Un Giorno da Pecora, il Deputato e Portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, spiega la posizione di FI: “Non diciamo sì o no a Zaia, il dibattito è sul terzo mandato, noi pensiamo che due siano più che sufficienti per fare il lavoro necessario. Tosi? Proposto alla Coalizione, non lo abbiamo candidato“.
Qualche giorno fa il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, durante u “Punto stampa” a Palazzo Balbi, a proposito del terzo mandato e della dialettica interna alla coalizione di centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali e di chi sarà il candidato alla presidenza aveva dichiarato – Il blocco al terzo mandato è un’anomalia tutta nostra e che riguarda un centinaio di Sindaci e alcuni Governatori, compreso il sottoscritto. La motivazione è: così si evita che si creino dei centri di potere. Cosa che però non vale per esempio per deputati, senatori e ministri e tanti altri incarichi istituzionali. Trovo assurdo e inaccettabile che si utilizzi questa motivazione dei centri di potere, ma ancora peggio che tali osservazioni arrivino da gente che è 30 anni che sta in Parlamento”.
“La mia non candidatura farà felice un sacco di persone – aveva commentato Zaia – ma i cittadini veneti si sono già espressi in maniera inequivocabile – ha scandito – I veneti devono essere gli attori protagonisti della prossima legislatura, è impensabile che arrivi qui uno e dica ‘sono io il candidato’. Ho sempre avuto un approccio da amministratore delegato e per prima cosa vengono il Veneto e i veneti, poi la Lega che è il mio Partito e io sono sempre stato un uomo di squadra”.