Terre rare in Ucraina: quanto vale il tesoro nascosto

Volodymyr Zelensky

L’Ucraina possiede un tesoro di risorse naturali che ha acquisito sempre più importanza nello scontro tra Usa e Russia. Nel sottosuolo ucraino si nascondono 2,6 miliardi di tonnellate di terre rare, ma anche una notevole quantità di altri materiali strategici come la grafite, di cui il Paese possiede il 20% dei giacimenti mondiali, e il litio, con riserve particolarmente ricche nella zona del Donbass. Queste risorse sono fondamentali per le industrie tecnologiche moderne, con le terre rare che alimentano un mercato globale che oggi vale circa 11 miliardi di dollari e si prevede raggiunga i 21,7 miliardi entro il 2031, con una crescita annuale del 7,4%.

Le terre rare, 17 elementi essenziali nelle tecnologie avanzate e nelle difese militari, sono al centro della strategia globale. La trattativa da 500 miliardi di dollari tra Usa e Ucraina è l’esemplificazione di come queste risorse siano vitali per contrastare il predominio della Cina, che domina il mercato delle terre rare con il 70% della produzione mondiale. Gli Stati Uniti, pur aumentando la propria produzione, sono ancora dipendenti dalle importazioni, e tra il 2019 e il 2022 hanno importato oltre il 95% delle terre rare consumate.

Nel contesto geopolitico attuale, le risorse ucraine hanno un valore strategico crescente. Il Paese conta oltre 20.000 miniere, molte delle quali di carbone e ferro, ma con riserve cruciali di terre rare, che rappresentano una parte significativa delle risorse minerarie mondiali. Tuttavia, queste ricchezze sono parzialmente sotto il controllo russo: circa 12.400 miliardi di dollari di giacimenti energetici e minerali, tra cui il 33% delle terre rare, sono oggi sotto il dominio di Mosca nella regione del Donbass, teatro di intensi combattimenti.

Per gli Stati Uniti, il controllo su queste risorse è di grande importanza. Seppur le riserve americane di terre rare siano di 3,6 milioni di tonnellate, la concorrenza è forte, anche da parte del Canada, che possiede oltre 14 milioni di tonnellate. Le risorse globali, quindi, si estendono ben oltre l’Ucraina, e la competizione è destinata a intensificarsi, con scenari che potrebbero evolversi anche in contesti legati al cambiamento climatico, come la Groenlandia, nuova frontiera per le potenze globali.

In questo quadro, la Cina continua a dominare la produzione di materiali critici per le industrie ad alta tecnologia, come smartphone e computer, con un controllo significativo sul mercato globale di litio, nichel e cobalto. Questo scenario globale di risorse strategiche sta segnando un nuovo capitolo della competizione internazionale, con l’Ucraina nel cuore della disputa.

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