Spese militari, Crosetto risponde alla polemica dì Giorgetti

Guido Crosetto

Continuano le divergenze all’interno della Maggioranza sulla attuazione e soprattutto sulla visione di alcuni provvedimenti in attesa di essere discussi, approfonditi e adottati da parte del Governo. 

Questa volta si tratta di un botta e risposta tra il Ministro Giorgetti, Capo del Dicastero economico, che ha presentato il Documento di finanza pubblica e il commento in risposta del Ministro della Difesa Guido Crosetto, sulla nota questione relativa all’aumento delle spese militari richiesto dagli USA ai Paesi membri della NATO.

Il titolare del Mef, che ieri ha illustrato  i diversi contenuti del Dfp, in merito all’aumento delle spese per il riarmo ha dichiarato: “A Crosetto sono stato dietro per un mese, dicendo mi mandi questa lista della spesa. Non aveva il coraggio di mandarla. … L’altro ieri mi fa: te l’ho mandata…forse non te l’ho mandata”… 

Il Ministro ha inoltre sottolineato che sulle spese per la difesa, “l’Unione Europea ha messo su tutta questa impalcatura di strumenti più o meno chiari, confusi, dicendo autonomamente, ma in modo coordinato, dovete chiedere l’eccezione al Patto di stabilità e spendere più nella difesa” – ed ha aggiunto – “ma non si sa bene in che cosa”.

Giorgetti, ironizzando  sulla decisione di liberare i vincoli sulla spesa per la difesa, ha rimarcato che – “per gli Stati Maggiori è il loro momento…tutti i sogni di una vita che non potevi comprare li mettono lì, è come il Natale”.

Immediata la risposta del collega Crosetto – “Purtroppo non è Natale, non c’è nulla da festeggiare, non ci sono liste della spesa, ma viviamo tempi drammatici. Mi fa piacere che Giancarlo non abbia perso il senso dell’umorismo che io fatico spesso a ritrovare, perché lavoro pensando agli scenari che potrebbero essere costretti ad affrontare le donne e gli uomini della Difesa, cioè le persone che hanno promesso di difendere me, lui, e tutti gli altri cittadini italiani”. 

“Loro sanno meglio di tutti che non si parla di giocattoli per divertirsi – ha aggiunto Crosetto – ma di armi con cui proteggere la loro nazione. Ha ragione sul fatto che la Difesa ci ha messo quasi un mese per inviare un piano accurato che tenesse conto delle necessità prioritarie per mettere in sicurezza l’Italia, ma anche della reale capacità produttiva nazionale, delle esigenze di sicurezza del personale e di molte altre variabili”. 

“Andava costruita una proposta seria – ha aggiunto il Ministro – con programmazione pluriennale e soprattutto che poggiasse su risorse vere e con un approccio più profondo di quello utilizzato ultimamente nei ragionamenti per arrivare velocemente al 2%.”

“Ciò detto – ha concluso  il Ministro della Difesa – voglio ringraziarlo per la totale disponibilità e la leale collaborazione che ha sempre riservato a me ed alla Difesa, sapendo che è conscio come me dei tempi che stiamo vivendo”.

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