Le recenti decisioni della Corte Costituzionale sull’ammissibilità dei quesiti referendari hanno scatenato una serie di reazioni politiche da entrambi gli schieramenti.
Il Segretario Nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha commentato positivamente la decisione della Consulta di bocciare il referendum sull’autonomia differenziata, considerandola un’opportunità per il Parlamento di lavorare su una proposta equilibrata. “Siamo impegnati a scrivere un testo equilibrato che tenga conto dei rilievi della Corte, soprattutto sui servizi minimi essenziali, che devono essere garantiti a tutti i cittadini”, ha dichiarato Tajani, aggiungendo che Forza Italia sarà garante di una maggiore autonomia per le regioni a più alto residuo fiscale, senza penalizzare le altre.
Per quanto riguarda i quattro quesiti referendari sui temi del lavoro, promossi dalla Cgil, Maurizio Landini, Segretario Generale del sindacato, ha dichiarato che “si aprirà una grande stagione di partecipazione che metterà al centro le persone e le loro libertà sul lavoro e nella vita”. Landini ha confermato che la Cgil continuerà a spingere per il sì ai cinque quesiti, sottolineando che la lotta per i diritti dei lavoratori è solo all’inizio. Sul referendum sull’autonomia differenziata, ha ribadito la sua opposizione, dichiarando che “metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per chiedere al Parlamento l’abrogazione della legge Calderoli”.
Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha commentato la decisione della Corte Costituzionale sull’inammissibilità del referendum sull’autonomia, definendola una vittoria per la sua regione, che aveva già avviato una causa contro la legge Calderoli. “La legge è stata già ampiamente rimaneggiata dalla Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittime ampie parti e reinterpretato altre in modo conforme alla Costituzione”, ha affermato Emiliano, esprimendo soddisfazione per il risultato ottenuto dalla Puglia e ribadendo che la questione dell’autonomia differenziata deve essere affrontata a livello parlamentare, tenendo conto dei principi costituzionali.
Pierfrancesco Majorino, responsabile Immigrazione del Partito Democratico, ha invece risposto alle decisioni della Corte sul referendum sulla cittadinanza. “Daremo battaglia nel nome dell’estensione dei diritti e per superare una legislazione arretrata”, ha dichiarato Majorino, sottolineando che il referendum sulla cittadinanza, promosso da numerose associazioni dei nuovi cittadini, è un passo importante per combattere le disuguaglianze e ottenere il riconoscimento di diritti fondamentali.
Infine, la senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, ha commentato l’inammissibilità del referendum sull’autonomia con una critica alla sinistra, accusandola di non essere stata in grado di scrivere correttamente i quesiti. “La Corte Costituzionale ha bocciato l’opposizione, che non è riuscita nemmeno a redigere i quesiti in modo chiaro”, ha detto Ronzulli, aggiungendo che Forza Italia continuerà con il percorso riformatore nell’interesse dell’Italia.
Le reazioni politiche alle decisioni della Consulta mettono in luce le diverse visioni sul futuro dell’autonomia regionale, la tutela dei diritti dei lavoratori e l’inclusività per i nuovi cittadini. Le discussioni su questi temi sono destinate a proseguire, mentre il Parlamento è chiamato a rispondere alle sfide poste dalla Corte.