Maggioranza di Governo in difficoltà alla Camera durante il discorso della Premier Giorgia Meloni, con rumorose interruzioni da parte delle Opposizioni durante gli interventi del Centrodestra, tanto da rendersi anche necessaria la sospensione della seduta.
Il caos in Aula è scoppiato dopo le parole della Presidente del Consiglio sul Manifesto di Ventotene – che non rappresenterebbe “l’Europa che voglio” – e le proteste dell’Opposizione.
“Non mi è chiarissima neanche la vostra idea di Europa, perché nella manifestazione di sabato a piazza del Popolo e anche in quest’aula è stato richiamato da moltissimi partecipanti il Manifesto di Ventotene: spero non l’abbiano mai letto, perché l’alternativa sarebbe spaventosa” – ha aggiunto Meloni, prima che esplodessero le critiche dell’Opposizione.
A prendere la parola per primo sull’ordine dei lavori, è il Vicecapogruppo di AVS, Marco Grimaldi: “Ci sentiamo profondamente offesi e indignati”, inizia il deputato rossoverde. “Questo Paese, questa democrazia, questa Costituzione è nata anche a Ventotene. Quegli uomini e quelle donne parlavano dal confine, da una dittatura, in questo Paese o eri suddito o eri ribelle. E’ anche grazie a loro se siete e se siamo liberi. Non si può dileggiare chi ha salvato la nostra Patria, se non ci fosse stata la Resistenza la parola patria non avrebbe avuto lo stesso suono, la Costituzione non sarebbe la stessa. Bisognerebbe avere rispetto“.
Problemi di convergenza e di coesione sul tema del riarmo dell’Unione Europea, anche anche all’interno della stessa Maggioranza con la presa di posizione contraria della Lega di Matteo Salvini e sulla quale è intervenuto questa mattina a “24 Mattino” su Radio 24, Riccardo Molinari, Capogruppo alla Camera della Lega, a 24 Mattino su Radio 24.
“Non sono così convinto – ha detto Molinari – che il piano venga approvato, per due ragioni.
La prima è che il Parlamento olandese si è già chiamato fuori perché è stata votata una mozione che prevede il cosiddetto ‘opting out‘ in caso in cui la Commissione Europa autorizzi nuovo debito e Rearm EU è proprio autorizzazione di nuovo debito, quindi abbiamo già un paese che si chiama fuori.
La seconda è che – “La Germania si è fatta la sua modifica costituzionale fregandosene delle regole europee fregandosene del Rearm Eu, e l’Italia non approverà una risoluzione che dà a Meloni il mandato di approvare il Rearm EU.”
“La risoluzione – ha sottolineato Molinari – parlerà della proposta di Giorgetti all’Ecofin e parlerà della volontà dell’Italia con i propri tempi di aumentare la propria difesa in linea con gli impegni del paese con la Nato. È questo che oggi la maggioranza dirà in Parlamento e ci aspettiamo che Meloni porti avanti questa posizione al Consiglio Europeo“.