Ranucci (Report) risponde a Padre Maurizio Patriciello

La controversia nasce a causa del servizio  mandato in onda dalla puntata di Report del 12 gennaio scorso dal titolo Promesse Mancate. L’inviato del programma, Luca Chianca, ha mostrato i risultati degli interventi del Governo in seguito all’avvio del «modello Caivano», nato in risposta al degrado e alle vicende dell’estate del 2023, tra cui il caso delle di due bambine rimaste vittime di ripetuti abusi sessuali  da parte di un branco di giovani del Comune in provincia di Napoli.

Sigfrido Ranucci giornalista RAI, scrittore, autore e conduttore del programma in prima serata di Rai Tre “Report”, risponde sulla pagina del proprio profilo social alle dimostranze manifestate sulla pagina Facebook del proprio profilo da Don Maurizio Patriciello, Parroco di Caivano, conseguenti all’intervista  che ha concesso all’inviato del programma Luca Chianca e che riportiamo di seguito nella versione integrale.

Scrive Don Patriciello:

Caro Sigfrido Ranucci, permettimi di rivolgerti una domanda. Lo faccio con grande rispetto verso di te e verso gli italiani che seguono il tuo programma. A una persona – in questo caso il sottoscritto ma potrebbe essere chiunque- viene chiesto di rilasciare un’intervista su una questione delicatissima. Costui accetta  per rendere un servizio. Cerca di essere esaustivo. Risponde a mille domande. Viene tenuto, dal tuo inviato,  impegnato per più di un’ora. Poi con il solito meccanismo del taglia- incolla, ai telespettatori, di quella intervista, vengono offerti al massimo due minuti. Ecco, ti sembra giusto? Non credi che chiunque, potrebbe, con questo sistema – e avendo a disposizione tanto materiale – fare dire a chiunque tutto e il contrario di tutto? Un grande abbraccio a te e al caro Luca. Il tempo, però, è prezioso per tutti. Anche per me. 

Dio ti benedica. 

Padre Maurizio Patriciello.

Non è tardata ad arrivare la risposta del conduttore di Report in replica al post di Don Maurizio Patriciello.

Risponde Sigfrido Ranucci:

Caro Don Maurizio, da sempre ti ammiro e sono vicino all’impegno e la passione con cui segui le persone più fragili del mondo. Mi dispiace leggere le tue critiche per come è impostato un programma televisivo, è un pò come se avessimo noi di Report  la presunzione di spiegarti come si fa messa. Mi spiace anche che tu sia stato costretto a mettere la faccia su domande alle quali avrebbe dovuto rispondere il Commissario di Governo Ciciliano.  Premesso questo, un’intervista lunga serve a chi non conosce un contesto per  farsi un’idea, poi a verificare e dare conto infine al pubblico delle criticità e delle risposte alle criticità. Io non so cosa hai detto di importante nella intervista originale rilasciata a Luca Chianca. So però che Luca è una persona onesta e un bravissimo inviato che non fornirebbe mai una falsa rappresentazione della realtà. Chi invece preferisce non parlare  non è perché, l’esperienza trentennale  ci insegna, ha paura dei tagli, ma perché ha paura delle domande.
So che Luca ti ha anche chiesto di dirci dove abbiamo detto il falso o dove sarebbe stato manipolato il tuo pensiero.  Ma a questa domanda non c’è stata risposta.
Del resto una persona più alta di noi come Giovanni Paolo II disse: “se sbaglio mi corrigerete”. Noi se abbiamo sbagliato siamo pronti ad accogliere le tue correzioni. Con grande e immutata stima e,  come usava dire mia madre prima che uscissi di casa, ” che il Signore ci accompagni”.

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