“Donald Trump vuole davvero la pace. La Russia è pronta a collaborare con qualsiasi partner per arrivare a un accordo. L’Ucraina dovrebbe avere un governo sotto l’egida dell’Onu e di altri paesi“.
Con queste parole Vladimir Putin, dal Circolo polare artico, lancia un messaggio agli Stati Uniti, all’Ucraina e ai Paesi che sostengono Kiev. “La Russia, dice il Presidente, vuole la pace. Alle sue condizioni. I negoziati, con gli Stati Uniti di Donald Trump nel ruolo di mediatore, devono soddisfare Mosca che – evidenzia Putin – nella guerra ha l’iniziativa strategica lungo l’intera linea del fronte. Si può pensare che le forze armate russe eliminino i reparti ucraini e non c’è bisogno di ripetere che la Russia non rinuncerà alle regioni strappate all’Ucraina e controllate in parte”.
“Il Luhansk è stato liberato al 99%. Le regioni di Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia sono state liberate per oltre il 70% e i soldati avanzano giorno dopo giorno” – questo il quadro delineato dal leader del Cremlino, che rivendica una posizione di forza al tavolo delle trattative.
Il problema, secondo Putin, è rappresentato da Volodymyr Zelensky che “non è un Presidente legittimo perché non ci sono state elezioni“: una posizione recentemente illustrata anche da Trump, prima di una parziale marcia indietro.
“La Russia non saprebbe con chi firmare qualcosa in Ucraina, visto che presto arriveranno altri leader per cui sotto l’egida dell’ONU e di un gruppo di paesi, in Ucraina dovrebbe prendere forma una sorta di Governo provvisorio per consentire lo svolgimento di elezioni“.