Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani in visita in Giappone per l’inaugurazione dello stand italiano all’Expo di Osaka, ha dichiarato in merito al viaggio della Presidente Meloni a Washington che – “il clima si sarebbe raffreddato. Credo che la situazione stia lentamente migliorando. Il viaggio della Meloni non è per giocare una partita italiana, né per far venir meno l’unità europea. L’UE anzi conta anche sul suo sostegno per spingere nella direzione di una trattativa e non di una guerra commerciale“.
Intanto, oltre alla Premier italiana Giorgia Meloni, anche il Commissario UE al Commercio, Maros Sefcovic, e’ volato a Washington per il negoziato sulle tariffe, in cui vedrà il Segretario al commercio americano Howard Lutnick.
A Roma i due viaggi non vengono visti in contrapposizione, perché la trattativa ‘tecnica’ dell’Europa viene monitorata con attenzione da Tajani, che spera in una decisione concordata con Trump di rinviare i dazi e possibilmente cancellarli.
Tuttavia è quasi certo che Meloni non parlera’ con Trump solo della questione dei dazi, ma anche del dossier sui due conflitti in corso, quello in Ucraina e quello in Medio Oriente.
Un doppio impegno della Premier incentrato sugli scambi commerciali tra i due Paesi e sulle spese per la difesa, sulle quali ha insistito fin dall’inizio del suo secondo mandato il Presidente americano.
La richiesta di Trump è di portare lo sforzo di ciascun membro della NATO al 5% del Pil che è considerato irraggiungibile da Roma: “Siamo pronti ad arrivare al 2% del Pil, presto ci sarà l’annuncio ufficiale da parte del Presidente del Consiglio” – ha fatto sapere il titolare della Farnesina, Antonio Tajani.