Meloni e Piantedosi su Albania e sui migranti

Meloni Piantedosi La Russa

L’Italia è determinata a portare avanti il protocollo con l’Albania per i migranti e a trovare una soluzione a qualunque ostacolo”. Ad affermarlo è stata la Premier Giorgia Meloni alla Conferenza dei Prefetti e Questori d’Italia. “Il Governo ha cercato e trovato sul fronte migranti soluzioni pragmatiche, non ideologiche che cercano di trovare la soluzione dei problemi per tutti. E se questo è stato possibile, è grazie al gioco di squadra” – ha sottolineato la Premier.

Secondo Meloni “sarà importante fare chiarezza’ sulle norme relative ai Paesi sicuri ed è importante’ che la Corte di Giustizia europea scongiuri il rischio di compromettere le politiche di rimpatrio, non solo dell’Italia, ma di tutti gli stati membri dell’Unione europea“.

Penso sia importante anticipare l’entrata in vigore di quanto previsto dal Patto di immigrazione e asilo sulla definizione di Paesi sicuri. In materia di immigrazione, ha sottolineato la presidente del Consiglio, ”ci sono alcune priorità: il governo continua a ritenere ovviamente necessaria, ormai urgente, una revisione della direttiva rimpatri del 2008, il concetto di Paese sicuro.

Diminuire le partenze, stroncare il business dei trafficanti, è l’unico modo di ridurre il numero delle persone che perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Italia e la UE. Non c’è niente di più importante che salvare una vita umana”, ha detto la premier, che ha rivendicato – “il ruolo decisivo giocato dall’Italia a Bruxelles per cambiare l’approccio europeo sulle migrazioni”.

“Abbiamo ridotto gli sbarchi del 60%, questo non è avvenuto a caso ma perché ci sono una miriade di accordi internazionali innanzitutto sotto l’egida e il lavoro preparatorio che ha fatto la Presidente del Consiglio dei Ministri, ma anche noi abbiamo degli accordi operativi con strutture di Polizia di paesi con cui collaboriamo” – ha detto dal canto suo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso della Conferenza. ”Abbiamo innovativamente favorito i canali d’ingresso regolare – ha aggiunto – mai come sotto il nostro governo c’è stato un incremento di corridoi umanitari e di ingressi per accesso regolare al lavoro”.

Per il terzo anno di fila e anche nei primi mesi di quest’anno si registra un incremento del 15-20% di espulsioni, ovvero di rimpatri effettivi che facciamo, anche se non ci sembra ancora abbastanza. Rispetto al 2022 lo scorso anno abbiamo incrementato di circa 1300 persone espulse in più, sono 1300 potenziali fattori di insicurezza per i nostri concittadini, perché sono persone che sono state individuate non solo per la condizione di irregolarità sul territorio ma sono state anche riconosciute come potenziale pericolo per la sicurezza dei cittadini” – ha aggiunto ancora il Ministro Piantedosi.

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