All’indomani delle durissime parole sul social Truth del Presidente degli USA Donald Trump sul social Truth contro il leader ucraino Volodymyr Zelensky, accusato di essere un “dittatore che non si sottopone ad “elezioni“, l’Unione Europea ha risposto e tra i primi c’è stato il premier britannico Keir Starmer, che ha fatto sapere di aver chiamato Zelensky, leader democraticamente eletto del suo Paese. Anche il Cancelliere Olaf Scholz ha detto che è semplicemente sbagliato e pericoloso negare la legittimità democratica del Presidente Zelensky”.
La replica della Commissione è stata affidata ad un Portavoce. “Nell’UE – ha detto, infatti, durante un briefing Stefan de Keersmaecker – “abbiamo una posizione chiara. Volodymyr Zelensky è stato eletto legittimamente in elezioni democratiche, libere ed eque. L’Ucraina è una democrazia, la Russia di Vladimir Putin no”.
Intanto, il Presidente francese Macron volerà a Washington per incontrare Trump forse già lunedì prossimo, il Premier britannico Starmer è anch’egli atteso nella capitale USA la settimana ventura lunedì 24 febbraio, e i vertici dell’UE, invece, si recheranno a Kiev.
Il 24 febbraio, ha ricordato il Presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, l’unico tra i tre Presidenti dell’Unione ad avere risposto indirettamente a Trump via social, ricorre il terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e ho deciso di essere a Kiev per quell’occasione, con la presidente Ursula von der Leyen, per riaffermare il nostro sostegno all’eroico popolo ucraino e al Presidente democraticamente eletto Volodymyr Zelensky“. Anche il Premier spagnolo Pedro Sanchez si recherà in visita a Kiev lunedì prossimo, “per ribadire il sostegno della Spagna alla democrazia ucraina e al Presidente Zelensky”.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che – “l’Europa non può essere spettatrice, ma deve essere protagonista sia della pace in Medio Oriente, sia in Ucraina”.
Nel frattempo, sempre lunedì prossimo, a Bruxelles, i Ministri degli Affari Esteri vareranno il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, concordato nel Coreper, che dovrebbe concentrarsi tra l’altro sulla ‘flotta ombra‘ di petroliere usata da Mosca per aggirare il tetto al prezzo del greggio.
Dalle Barbados, dove è volata per partecipare al vertice della Caricom, la comunità degli Stati Caraibici (è la prima volta che un presidente di Commissione vi prende parte), la Presidente Ursula von der Leyen ha ricordato che – sia l’Europa che gli amici caraibici sono convinti che sia di grande importanza difendere il multilateralismo e lo stato di diritto; crediamo nella libertà e nel diritto delle persone a scegliere il proprio futuro. Questo è il motivo – ha aggiunto – per cui siamo stati al fianco dell’Ucraina fin dall’inizio della guerra. L’Ucraina è un futuro membro della famiglia europea. Quindi sostenere loro significa anche sostenere noi. Ed è importante chiedere anche una pace giusta non solo in Ucraina ma anche in Medio Oriente, in Sudan e Haiti, come avete sempre fatto“. Intanto, l’Alta Rappresentante Kaja Kallas è a Johannesburg, in Sudafrica, per la Ministeriale del G20.