Il Senatore Pietro Lorefice, Segretario di Presidenza del Senato e Capogruppo del M5S in Commissione Politiche dell’UE del Senato, entra a gamba tesa e ironizza sulle reazioni del Governo seguito della emissione dei dazi da parte degli Stati Uniti nei confronti di prodotti italiani.
“Siamo in una botte d’acciaio per restare in tema di dazi – ha dichiarato in una nota e ha proseguito – Se la Meloni ha annullato tutti gli impegni per fare un focus sui dazi di Trump, peraltro annunciati da mesi, siamo davvero a cavallo. In realtà l’autoproclamata ‘amica’ di Trump, per il Presidente USA non conta nulla, è solo pulviscolo. Parliamo di un’irrilevanza prodotta da errori e incapacità conclamate nell’affrontare il rischio dazi, che certo non emerge oggi. Per esempio cercare nuovi mercati di sbocco per il nostro export, che oggi su tutti i giornali vengono individuati da economisti e commentatori vari nell’Asia e nella tanto vituperata Cina. Durante il nostro Governo avevamo aperto la ‘Via della Seta’, che ha permesso all’export italiano di mettere a segno un boom dopo la pandemia con il richiamo a regole certe. Tutto questo è stato smantellato in quattro e quattr’otto dalla furia deferente della Meloni, che oggi deve chiudersi a Palazzo Chigi per capire cosa fare. Lo stesso dicasi per la totale assenza di soluzioni interne per contrastare l’effetto-dazi”.
“Sarebbe stato urgente – ha aggiunto il Senatore – fare investimenti per alimentare la domanda interna e aiutare le imprese. Invece è stato detto no al salario minimo, è stato fatto un taglio del cuneo fiscale che ha tolto soldi ai lavoratori, l’inflazione è stata lasciata correre indisturbata ed è stato lanciato un piano per le imprese totalmente fallimentare, che si chiama Transizione 5.0, ora in fase di smantellamento”.
“Questa è la Giorgia Meloni che adesso dovrebbe trattare con Trump e i suoi emissari? Ma non diciamo cose ridicole” – ha concluso Lorefice.