La madre di Cecilia Sala ricevuta dalla Premier

Cecilia Sala

Alla riunione convocata a Palazzo Chigi dalla Presidente Giorgia Meloni per discutere e prendere provvedimenti sul caso di Cecilia Sala, giornalista italiana arrestata in Iran senza un vero e proprio capo d’accusa, ma con il generico capo di imputazione di aver violato le leggi iraniane sull’Islam, hanno partecipato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, della Giustizia Carlo Nordio, il Sottosegretario con delega ai Servizi Alfredo Mantovano e i Capi dell’Intelligence. 

Un segnale diretto è arrivato dall’Ambasciata iraniana che ha risposto alla nota diramata ieri dalla Farnesina dopo la convocazione dell’Ambasciatore Mohammad Reza Sabouri:  «Liberate subito Abedini».

Al termine del vertice la Premier Giorgia Meloni ha ricevuto Elisabetta Vernoni, la mamma di Cecilia Sala e ha parlato con il padre Renato Sala. In una nota diramata da Palazzo Chigi il Governo ha confermato l’impegno presso le Autorità iraniane per l’immediata liberazione di Cecilia Sala, e, in attesa di essa, per un trattamento rispettoso della dignità umana.

Su Mohammad Abedini, che è al momento in stato di detenzione cautelare su richiesta delle autorità degli Stati Uniti, il Governo italiano ribadisce che – a tutti i detenuti è garantita parità di trattamento nel rispetto delle leggi italiane e delle convenzioni internazionali.

La madre di Cecilia ha ribadito che – “la Premier ha fatto un salto di qualità dalle rassicurazioni comprensibili che ricevo sempre. E’ stata più precisa e più puntuale ed è questo che io volevo e questo ho avuto –  ha aggiunto – Cerca di essere un soldato Cecilia, cerco di esserlo io. Però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni che non ha compiuto nulla devono essere quelle che non la possano segnare per tutta la vita. Poi, se pensiamo a giorni o altro, io rispetto i tempi che mi diranno”.

Domani mattina è stata convocata al Ministero degli Esteri iraniano la nostra Ambasciatrice a Teheran.

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