Il Governo pone la fiducia al Senato sulla Manovra

Senato della Repubblica

Il Governo ha posto la questione di fiducia al Senato sulla Manovra oggi, venerdì 27 dicembre. A darne notizia è stato Luca Ciriani, ministro dei Rapporti con il Parlamento, in aula di Palazzo Madama.

Gli emendamenti presentati dall’opposizione sono oltre 800. Visti i tempi ristretti, i lavori in commissione sono terminati senza dare mandato al relatore. La votazione è prevista per domani entro l’ora di pranzo.

Evidentemente c’è un piccolo problema di procedure parlamentari che va risolto e che fa riferimento anche a come funzionano le aule e le commissioni” – ha detto il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nelle repliche agli interventi in aula del Senato durante la discussione generale sulla legge di Bilancio, commentando la mancata seconda lettura della manovra in Parlamento. “La revisione della legge 196 si rende necessaria sia per le nuove regole europee che sono state adottate sia perché l’esperienza storica ha dimostrato l’inefficienza degli attuali meccanismi. Non spetta al governo l’iniziativa, spetta al Parlamento, lo caldeggiamo, speriamo che sia un lavoro condiviso. E’ opportuno che le procedure debbano essere migliorate“.

Non condivido il riferimento che tagliamo e togliamo risorse agli alunni meritevoli. La scuola ha perso 500mila studenti in 5 anni e la spesa è rimasta tuttavia costante. Gli insegnanti di sostegno, erano 95mila nel 2012 sono 234mila nel 2024. Mi sembra che l’assistenza per gli alunni bisognosi non è stata fatta mancare in alcun modo“.

Siamo in Senato per l’approvazione della legge. Che avverrà con tempi più rapidi di quelli che furono impiegati da altri Governi del passato sostenuti dal Pd e dai grillini” – ha dichiarato il Presidente dei Senatori di Fi, Maurizio Gasparri. “I contenuti sono molto importanti e li illustreremo analiticamente nelle prossime ore. Con le azioni di governo del centrodestra l’occupazione ha superato i 24 milioni, la disoccupazione è scesa sotto il 6%, l’inflazione si è ridotta ai livelli minimi e lo spread sta intorno ai 100 punti. Tutti indicatori positivi che dimostrano come la politica del centrodestra è migliore di quella delle sinistre, composte da Pd e da grillini, che hanno devastato con i loro superbonus i conti pubblici. Noi andiamo avanti, loro ci avevano fatto precipitare nel baratro”.

Il Senatore membro della Commissione Bilancio del Senato, Guido Liris (Fdi), nel corso della seduta conclusa poco fa ha avanzato le dimissioni da relatore della manovra a Palazzo Madama con la richiesta che si torni alla doppia lettura, che non viene più fatta dal 2018.

In qualità di relatore proporrò che si vada senza mandato al relatore” in aula perché non ci sono tempi e modi per poter arrivare alle 14 in aula esaminando 817 emendamenti e 60 ordini del giorno. Al di là di questo – ha precisato – si auspica che non accada più quello che è successo questa volta, con i tempi che sono stati gestiti in maniera troppo stretta al Senato a causa della Camera. Ma non è solamente questo: dal 2018 si è acquisita un’abitudine che mentre aveva una giustificazione durante il Covid oggi non ha più giustificazione il fatto di essere arrivati a un monocameralismo sulla gestione di provvedimenti così importanti come quello del bilancio“.

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