I Talebani chiudono la radio delle donne

L’emittente afghana Radio Begum, che promuove l’istruzione e l’empowerment femminile nel paese a guida talebana, raggiungendo con le sue trasmissioni quasi tutto l’Afghanistan, è stata costretta a chiudere. E’ stata un’operazione realizzata con un’irruzione nella sede di Kabul, che ha portato anche all’arresto di due dipendenti. L’accusa è di aver collaborato con alcune TV estere, una cosa ritenuta inammissibile in un Paese che da oltre tre anni è tornato ad essere governato dalla più radicale e intransigente interpretazione della sharia.

Radio Begum ha denunciato il blitz dei talebani che ha portato all’oscuramento della programmazione grazie ai vertici dell’emittente. “Ufficiali della Direzione Generale dell’Intelligence assistiti da Rappresentanti del Ministero dell’Informazione e della Cultura hanno fatto irruzione nel nostro complesso a Kabul” – hanno riferito, aggiungendo che le Autorità hanno arrestato due dipendenti maschi che non ricoprono alcuna posizione dirigenziale e sequestrato computer, dischi rigidi e telefoni. Non è stato aggiunto nient’altro, per non compromettere la sicurezza dei membri del personale trattenuti, ma è stato lanciato un appello alle Autorità a prendersene cura e a rilasciarli il prima possibile“.

Diversa ovviamente la versione dei talebani che affermano che – Radio Bagum si è resa responsabile di molteplici violazioni, inclusa la fornitura di materiali e programmi ad una stazione televisiva all’estero e la trasmissione di contenuti di emittenti straniere. Un uso improprio della licenza che porterà ad una sospensione a tempo indefinito in attesa di ulteriori indagini”.

Radio Begum ha sempre sostenuto di “non essere mai stata coinvolta in alcuna attività politica e di essere semplicemente impegnata a servire il popolo afghano e più specificamente le donne afghane“. E tuttavia, l’emancipazione femminile è di per sé una violazione della legge islamica, secondo i talebani, che hanno imposto ampie restrizioni alle donne, escludendole dalla vita pubblica del ricostituito Emirato.

Un “apartheid di genere” – denuncia l’ONU – aggravato dalla stretta più generale contro la libertà di stampa, che secondo i gruppi di difesa dei diritti umani ha fatto precipitare l’Afghanistan nel più completo isolamento internazionale”.

ALTRE NOTIZIE