I genitori di Cecilia Sala chiedono il silenzio stampa

Cecilia Sala

La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante. Per provare a riportarla a casa – spiegano i genitori di Sala – il nostro Governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo.

La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata – aggiungono – e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione. Per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta” – chiedono i genitori di Cecilia Sala.

Intanto l’Ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, è stata ricevuta questa mattina al ministero degli Esteri iraniano per il caso di Cecilia Sala. A quanto si apprende, Amadei – che ha incontrato il direttore per l’Europa del Ministero – ha rinnovato la richiesta di rilascio immediato per Sala e la possibilità di farle arrivare in carcere generi di prima necessità.

Intanto il Governo di Giorgia Meloni è al lavoro sul caso, premendo su Teheran non solo per il rilascio ma anche nell’attesa per un trattamento della reporter imprigionata che sia “rispettoso della dignità umana“.

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