Cecilia Guerra, Responsabile Lavoro nella Segreteria Nazionale del PD scrive in una nota indirizzata a tutti gli Organi di stampa – Nel pasticcio degli applicativi dell’Inps, aggiornati prima del provvedimento che li doveva autorizzare, c’è solo una cosa da chiarire: quale è l’orientamento di Governo e maggioranza sull’adeguamento dei criteri per l’accesso al pensionamento all’aumentata speranza di vita? Senza un cambiamento della norma prevista da Berlusconi, l’INPS ha solo fatto con un poco di anticipo, e sicuramente in un modo non corretto proceduralmente, quello che il Governo si apprestava comunque a fare.
La Guerra prosegue sottolineando come il meccanismo penalizzi fortemente i lavoratori – Noi siamo contrari a questo automatismo, che penalizza il lavoratore due volte, con l’innalzamento dell’età pensionabile e con la revisione dei coefficienti di trasformazione. E che non tiene conto del fatto che l’aspettativa di vita non è uguale per tutti. E siamo anche contro le decisioni di un Governo che, mentre continua a dichiarare ‘aboliremo la legge Fornero’, ha ridotto tutte, ma proprio tutte, le possibilità di anticipo pensionistico: con i trucchi dell’aumento delle finestre, restringendo i criteri per accedere ad Ape sociale e Opzione donna e, con la ultima legge di bilancio, finanziando il beneficio di un accesso anticipato per i pochi che hanno una pensione integrativa con il sacrificio di criteri più duri per tutti quelli che non ce l’hanno.“