Furfaro (PD) contesta la nota del Governo su Musk

Marco Furfaro

A seguito della nota di Palazzo Chigi, che considera ridicole e prive di fondamento le notizie secondo le quali la premier Giorgia Meloni avrebbe avuto un incontro di lavoro con Elon Musk in merito ad un contratto relativo al progetto di SpaceX in Italia, Marco Furfaro, deputato membro della Segreteria nazionale del Partito Democtatico, ha replicato duramente su X, invitando la Premier a riferire i dettagli sulla questione in Parlamento.

Di seguito il post integrale di Furfaro.

Un presunto contratto da 1,5 miliardi di euro. Soldi pubblici. Affidati, pare, senza gara d’appalto. E non a un’azienda italiana, non a un consorzio europeo. Ma a SpaceX, l’azienda di Elon Musk.

Ma non è solo una questione di soldi e di eventuali leggi violate.

Di cosa stiamo parlando? Parliamo della cybersicurezza nazionale.
Parliamo del controllo sui dati più sensibili del nostro Paese.
Parliamo delle chiavi della nostra sovranità digitale, che il Governo vorrebbe consegnare a un oligarca straniero.

E chi è Elon Musk? Non solo il miliardario più potente del mondo. Non solo il capo di un’azienda privata. Ma anche un membro di governo di un altro Paese.

A chi stiamo affidando la nostra sicurezza? A un privato con interessi personali? A un rappresentante del governo americano?

Chi garantirà che i dati dell’Italia non diventino una merce di scambio nelle mani di un privato che risponde solo ai suoi interessi o di un esponente di governo di una potenza straniera con obiettivi talvolta diversi dai nostri?

Presidente Meloni, lei si è affrettata a smentire tutto con una nota stampa. Non basta. Venga in Parlamento a farlo. Dov’è la difesa della sovranità che questo governo predica ogni giorno?

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