Ddl nucleare: le reazioni dei politici

Camera Deputati

La presentazione del disegno di legge delega sul nucleare, annunciata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha suscitato reazioni contrastanti tra le forze politiche italiane. Da una parte, il governo e Forza Italia sostengono il nucleare come una soluzione cruciale per l’indipendenza energetica e la sostenibilità, mentre dall’altra il Partito Democratico esprime preoccupazioni sui costi e la sicurezza.

Il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha esaltato la scelta del governo di puntare sul nucleare come parte di un mix energetico diversificato. “L’Italia fa un salto in avanti verso l’indipendenza energetica“, ha dichiarato Tajani, sottolineando che l’inserimento del nucleare nel mix energetico non sostituirà le energie rinnovabili, ma le completerà, garantendo un futuro più sicuro e sostenibile per il Paese. Forza Italia, con il supporto del ministro Pichetto Fratin, ha ribadito che la battaglia contro i pregiudizi ideologici sul nucleare è una priorità, con l’obiettivo di ridurre i costi per i cittadini e le imprese, affrontando il tema della decarbonizzazione al 2050.

Il deputato di Forza Italia, Luca Squeri, ha parlato di una “svolta decisiva” con la presentazione del ddl sul nucleare, lodando il fatto che l’Italia stia finalmente abbandonando le posizioni “ambientaliste cieche e ideologiche”. “Il nucleare sarà fondamentale per conciliare decarbonizzazione e sostenibilità“, ha aggiunto Squeri, sottolineando anche la necessità di un’Autorità indipendente per la sicurezza nucleare, come previsto dal disegno di legge.

Il Partito Democratico, tuttavia, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e ai costi del nucleare. Vinicio Peluffo, deputato del Pd, ha criticato la proposta, affermando che il governo sta “cercando di attribuire la responsabilità al nucleare per la crisi energetica“, mentre la vera priorità dovrebbe essere quella di abbattere i costi per le famiglie e le imprese. “L’energia rinnovabile è la risposta ai problemi energetici del Paese”, ha dichiarato Peluffo, sottolineando che un terzo degli italiani ha difficoltà a pagare le bollette e che le imprese rischiano di perdere competitività a causa dell’aumento dei costi energetici. Il Pd, quindi, resta scettico rispetto al nucleare come soluzione a breve termine, puntando piuttosto sulle energie rinnovabili per garantire una maggiore sostenibilità economica.

Anche il deputato di Azione, Fabrizio Benzoni, ha chiesto risposte concrete sulla questione dei costi energetici. Pur riconoscendo che l’informativa del ministro Pichetto Fratin ha fornito dati utili, Benzoni ha sottolineato l’importanza di fornire risposte immediate alla crisi energetica che sta colpendo famiglie e imprese, chiedendo un intervento diretto per abbattere i costi dell’energia e promuovere una transizione sostenibile.

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