Cina, Pil oltre le attese nel primo trimestre 2025: +5,4%

CINA BORSE

Nel primo trimestre del 2025 la Cina ha registrato una crescita del Pil del 5,4% su base annua, battendo le previsioni degli analisti ferme al 5,1%. A comunicarlo è l’Ufficio nazionale di statistica cinese, che ha parlato di un risultato incoraggiante, anche se maturato in un contesto economico ancora fragile. Su base trimestrale, la crescita si attesta all’1,2%, in calo rispetto all’1,6% degli ultimi tre mesi del 2024.

“Il Prodotto interno lordo ha raggiunto i 31.875,8 miliardi di yuan nel primo trimestre, crescendo del 5,4% a prezzi costanti”, si legge nella nota ufficiale. Tuttavia, Pechino mette in guardia: “Le fondamenta per una ripresa sostenuta non sono ancora consolidate. È necessario un approccio macroeconomico più proattivo ed efficace”.

La ripresa è stata trainata da un marzo particolarmente positivo, con la produzione industriale in crescita del 7,7% su base annua, il passo più sostenuto dal giugno 2021, grazie in particolare al comparto manifatturiero (+7,9%). Nel complesso, la produzione è salita del 6,5% nei primi tre mesi dell’anno, rispetto al 5,8% del 2024.

Anche i consumi mostrano segnali di recupero: le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,9% a marzo, oltre le attese (+4,2%) e sopra al +4% registrato tra gennaio e febbraio. Si tratta del miglior risultato da dicembre 2023. La crescita nel trimestre si attesta al 4,6%.

Sul fronte degli investimenti fissi, l’aumento è stato del 4,2%, in leggero miglioramento rispetto al +4,1% dei mesi precedenti. Anche qui però permane la debolezza del comparto immobiliare, ancora in netto calo (-9,9%). Crescono invece gli investimenti in infrastrutture (+5,8%) e nel manifatturiero (+9,1%).

Infine, migliorano anche i dati sul lavoro: la disoccupazione urbana è scesa al 5,2% a marzo, in calo rispetto al 5,4% di febbraio e sotto il 5,3% previsto.

I dati arrivano nel pieno della nuova fase della guerra commerciale con gli Stati Uniti, segnata dai dazi reciproci avviati all’inizio di aprile. In questo scenario, Pechino ha fissato per il 2025 un target di crescita “intorno al 5%”, obiettivo ambizioso secondo molti osservatori. Goldman Sachs ha ridotto la sua stima al 4%, mentre Morgan Stanley si attesta al 4,2%.

La sfida, per la seconda economia mondiale, resta quella di mantenere il passo senza cedere alle pressioni esterne e interne, tra un debito immobiliare ancora pesante e una domanda interna che fatica a consolidarsi.

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