Nella bozza del disegno di legge sull’introduzione del delitto di femminicidio, all’esame del Cdm di ieri pomeriggio si legge: “Chiunque cagiona la morte di una donna quando il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti o delle sue libertà o, comunque, l’espressione della sua personalità, è punito con l’ergastolo“.
La Ministra alle Famiglia e alle Pari Opportunità Eugenia Roccella al termine di un evento organizzato dal suo Ministero al Maxxi per l’8 marzo ha dichiarato:“Nonostante gli strumenti innovativi già adottati il numero dei femminicidi non cala, ogni tre giorni una donna muore. Abbiamo introdotto alcune modifiche che ci sembrano significative come il reato di femminicidio, proprio per rimarcare l’assoluta specificità del femminicidio che dipende da questioni strutturali della società, quindi va isolato come reato per far capire la diversità, In questa legge ci sarà anche un’attenzione alla formazione dei magistrati.
“Perché il problema – ha sottolineato – è intervenire prima del fattaccio, prima che ci sia il femminicidio, con gli strumenti delle misure cautelari in modo intelligente accorgendosi subito di quanto sta avvenendo”.