Camera approva la manovra 2025

ROMA – Camera dei deputati

La Camera, con 204 voti a favore e 110 contrari, approva la manovra 2025.

Il testo ora andrà al Senato per l’approvazione definitiva il 28 dicembre. Permangono tensioni nel centrodestra che si concretizzano nel voto sugli ordini del giorno al provvedimento in Aula.

Tornano a dividersi Forza Italia e la Lega su una proposta di modifica del Pd che chiede di andare avanti sulle multe no vax. La Lega di Salvini ha inserito nel milleproroghe una norma che invece ‘salva’ coloro nel 2022 non hanno ottemperato agli obblighi vaccinali Covid.

Questo non è l’unico argomento di scontro tra alleati. un’altro è la proposta leghista, a prima firma di Ingrid Bisa, contro la cosiddetta misura ‘anti-Renzi’ inserita in manovra. L’ordine del giorno della leghista bolla la norma come “eccessivamente rigida” e portatrice di “limitazioni ingiustificate” per quanti hanno regolari impieghi all’estero. Poche ore e l’ordine del giorno viene ritirato. É un altro segnale del malcontento esistente .

In ogni caso il centrodestra rivendica le misure portate a casa sul fronte della famiglia ma anche e soprattutto sul fisco a partire dal taglio del cuneo fiscale e all’Irpef a tre aliquote strutturali. Proprio questo sembra il prossimo fronte di battaglia.

La LEga ha già fatto sapere che alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa natalizia, insisterà sulla rottamazione quater.

I leader M5s, Giuseppe Conte, commenta: questa è “una manovra repressiva per l’economia con la quale sbattete la porta in faccia alle persone in difficoltà in un modo ignobile” . Christian Ferrari della Cgil dice: “Una legge di bilancio che accelera il declino economico del Paese”

Per il leader di Avs Nicola Fratoianni“Non risolve i veri problemi del Paese”.


La polemica tra maggioranza e opposizione si accende per il ritorno della cosiddetta ‘legge mancia‘ che consiste in un una serie di micro-interventi a pioggia sul territorio da parte del centrodestra. Fondi a teatri parrocchiali, per il rifacimento di marciapiedi e manto stradale in piccoli Comuni ma anche a festival o palestre.

Qualche deputato anche della maggioranza ammette che gli interventi sono “pure troppi”. Il Dem Federico Fornaro dai banchi della minoranza urla: “Avete addirittura finanziato un Comune con un esiste!”.

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