Affitti brevi, FARE: “Rispetto delle regole, non divieti”

Elisa Rosciano, presidente FARE

“Il turismo si difende con il rispetto delle regole, non con restrizioni arbitrarie”. Con questo messaggio la Federazione FARE – Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera – interviene dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha ribadito la legittimità delle locazioni turistiche e l’impossibilità per i Comuni di introdurre limiti non motivati all’uso legittimo della proprietà privata.

La Federazione, che rappresenta il mondo extralberghiero, sottolinea come “il mercato si costruisce e si difende rispettando le regole e migliorandole insieme, non con divieti generalizzati che colpiscono chi già opera nella legalità”. L’obiettivo condiviso, prosegue FARE, deve essere quello di alzare gli standard di legalità e qualità per tutti gli operatori, distinguendo tra chi rispetta le norme e chi alimenta fenomeni di concorrenza sleale o abusivismo.

La sentenza del Consiglio di Stato ha annullato il provvedimento del Comune di Sirmione che introduceva limitazioni arbitrarie alle locazioni turistiche brevi, confermando che l’attività di locazione turistica è lecita se svolta nel rispetto della normativa vigente. Un principio, osserva FARE, che è coerente con l’impianto normativo nazionale e con la linea seguita dal Ministero del Turismo per contrastare l’irregolarità e tutelare i gestori onesti.

La Federazione evidenzia inoltre come per la prima volta un provvedimento giudiziario chiarisca in modo netto che la locazione turistica non è un’attività ricettiva in senso stretto e quindi non soggetta esclusivamente alle leggi regionali, ma soprattutto a quella nazionale. Si tratta, secondo FARE, di una conquista di chiarezza giuridica importante per la tenuta di un intero comparto economico.

“Il vero turismo sostenibile – conclude FARE – si costruisce così: con regole chiare, rispetto reciproco e tutela del diritto di fare impresa nel rispetto della comunità”.

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