“Piace a tutti” – dice il Presidente Donald Trump, riferendosi al suo Piano su Gaza, ma ieri sono stati tanti i respingimenti della sua proposta da parte dei Paesi arabi e da Hamas. “Il piano per Gaza proposto dal presidente americano Donald Trump “getterà benzina sul fuoco” – ha affermato, infatti, Hamas, all’indomani della conferenza stampa di Trump con il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Washington, durante la quale ha annunciato che gli Usa prenderanno il controllo della Striscia e i palestinesi verranno sfollati per sempre nei Paesi vicini.
Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha respinto con determinazione il Piano di Donald Trump di occupare la Striscia di Gaza e le sue ripetute richieste di trasferimento forzato dei palestinesi che vi abitano. “Il Presidente Mahmoud Abbas e la leadership palestinese respingono fermamente gli appelli a impadronirsi della Striscia di Gaza e a trasferire i palestinesi dalla loro patria” – si legge in un comunicato ufficiale. “In risposta agli appelli americani per lo spostamento dei palestinesi da Gaza, non permetteremo che i diritti del nostro popolo vengano calpestati’ – ha dichiarato Abbas.
“Non ci sarà alcuna “normalizzazione” delle relazioni con Israele senza la creazione di uno stato palestinese indipendente” – affermano le Autorità dell’Arabia Saudita per voce del proprio Ministro degli esteri che ha replicato alle affermazioni del Presidente Donald Trump durante la conferenza stampa con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Il Ministro, sul proprio profilo “X”, ha ribadito che la posizione del regno rimane “ferma e incrollabile“. “L’Arabia Saudita continuerà i suoi incessanti sforzi per creare uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale, e non stabilirà relazioni diplomatiche con Israele senza di ciò” – ha dichiarato su X.
Ma posizione analoga ha assunto anche il Re di Giordania, Abdallah II, che ha respinto “qualsiasi tentativo” di prendere il controllo dei territori palestinesi e di sfollare la sua popolazione, in riferimento alla proposta lanciata da Donald Trump su Gaza. Il sovrano della Giordania, incontrando il Presidente palestinese Abu Mazen, ha sollecitato ogni sforzo possibile per fermare le attività di insediamento e respingere qualsiasi tentativo di annettere terre e sfollare i palestinesi a Gaza e in Cisgiordania. Il re di Giordania ha sottolineato anche la “necessità che i palestinesi si stabiliscano sulla loro terra”, si legge in una nota. La Giordania accoglie già circa due milioni di rifugiati palestinesi.
Intanto, nel prossimo mese di giugno si svolgerà una Conferenza internazionale sul Medio Oriente a New York, ha detto alla Tass l’Ambasciatore palestinese a Mosca, Abdel Hafez Nofal che ha detto: “In generale, è necessario fare qualcosa non solo per fermare la guerra, ma per fermare la guerra in generale. Ciò dovrebbe avvenire sulla base di un accordo su due Stati. E molti paesi sono favorevoli a questo problema, compresa la Russia“.
“I paesi arabi hanno i propri piani per ricostruire la Striscia di Gaza distrutta da 15 mesi di conflitto tra Hamas e Israele, che prevedono che i palestinesi rimangano nell’enclave” – ha detto il Portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al Ansari, in un’intervista a Fox News sul piano americano di Donald Trump. Al Ansari ha ribadito: “È troppo presto per parlarne perché non sappiamo come finirà la guerra o quale sarà la situazione a Gaza. Dal nostro punto di vista, abbiamo chiarito che anche noi abbiamo piani per ricostruire Gaza con i palestinesi ancora lì. Non penso che questo sia il momento di discutere idee specifiche“.